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10 cose da fare prima di andare in ospedale a partorire

E’ arrivato il vostro momento di andare in ospedale? No! Non vi siete rotte un arto. No! Non vi siete tagliate un lembo di pelle. State per conoscere, finalmente, il coinquilino abusivo che per 9 mesi ha vissuto dentro di voi. Siete emozionate? Siete sicure che avete pensato a tutto?

Bene, facciamo insieme la spunta della top ten. La famosa lista delle 10 cose da fare prima di andare a partorire.

1. Esami a posto

No, non parlo degli esami universitari. Però ora che ci penso, con quelli siamo a posto? Bene! Immagino che, giusto per trascorrere più serene la gravidanza, durante questi 9 mesi di attesa vi avranno perforato la pelle più volte e in più parti. Perfetto, allora portate con voi tutta la cartellina clinica (alta più o meno come il dizionario Rocci di greco) per mostrarla ai medici. Mi raccomando, anche durante l’ultimo mese ci sono degli esami da fare e da presentare all’ospedale, quindi informatevi bene con il dottore che vi sta seguendo.

Quando ho presentato il Pregnancy book (simpaticamente chiamato così il tomo degli esami fatti in gravidanza) all’ospedale, l’infermiera di turno ha subito capito chi fosse la mia ginecologa perché è molto precisa.

2. Epidurale

C’è chi dice si e c’è chi dice no. Io dico fate vobis però vi consiglio di metterla in programma. Mi spiego meglio… so che ogni Regione gestisce questa anestesia in maniera diversa, in alcune zone è a pagamento mentre in altre no, in alcuni ospedali si può scegliere al momento se farla o meno mentre in altri bisogna deciderlo prima.

Quando è stato il mio turno ho dovuto scegliere prima e pagare a prescindere dal fatto che ne avessi più o meno usufruito. Ovviamente, io ho scelto di pagare e di metterla come possibile scelta perché altrimenti addio pace dei sensi. Nel momento del travaglio, sotto stretta osservazione di medici/tirocinanti/paparazzi e curiosi del caso, mi sarebbe stato un po’ difficile tentare la fuga in cerca di un pusher a buon mercato.

3. Pannolini e pannoloni

Ecco, una cosa che andrebbe detta in maniera schietta e sincera ad una neomamma è che, oltre ai pannolini, deve acquistare anche i pannoloni. Ebbene si, dimenticate la sexy Belen che esce dall’ospedale con un bimbo profumato tra le braccia mentre è pronta per la maratone di NY. Dopo il parto camminerete a papera e non solo per i punti, ma anche per il pannolone. Si, avete capito bene, utilizzerete il pannolone. Per quanto vogliano spacciarvelo per sexy/fashion/cool, sempre pannolone è.

Quando ho scoperto che mi avevano messo il pannolone ho preteso anche il biberon, il ciuccio e tanti giochi nuovi.

4. Seguite la lista

Gli ospedali, di solito, consegnano alle future mamme una lista di oggetti da inserire nella famosa borsa dell’ospedale. Traduzione, gli abitini fashion che pensate di far indossare alla new entry lasciateli per il debutto al parco. In ospedale la parola d’ordine è praticità. Parliamo di una nursery con tanti bimbetti urlanti e caganti (siamo sincere, dai) e non di una passerella di moda. Preferite che le infermiere pensino alla salute della vostra new entry o allo status di fashion baby dell’anno? OMG, temo la risposta. Questa domanda avrei dovuto evitarla.

Avevo scelto con cura tutti gli abiti che avrebbe indossato mia figlia, per la prima uscita, la seconda e via dicendo. Moda A/I 2013, la nuova fashion week di Roma. Beh, mi arrivava sempre desnuda portata da una tipa incazzosa che ogni volta mi diceva “Signora, la praticità. Abbiamo scritto ghettine.” – “Ma quelle sono ghettine, mi scusi.” – “Queste cose in pizzo/rete/sangallo/camoscio/velluto.” – “E’, ma… ok, ho capito.”

5. Non state facendo uno shooting fotografico

State andando a partorire. Sapete cosa significa? Godetevi il momento e non pensate alla posa migliore per la foto di instagram.  Ai social penserete dopo. Ora state per conoscere il vostro futuro, quindi concentratevi solo su questo. Poi, siamo sincere, mica penserete di essere la nuova Belen?!? Ah, già l’ho detto. Evidentemente mi ha colpita molto. Potrete anche chiamare il miglior “trucco e parrucco” del mondo, ma fossi in voi terrei quel momento di intimità estremamente intimo. Qualcosa da custodire gelosamente per il resto dei giorni.

Ovviamente ho decine di foto scattate in ospedale, ma nessuna è pubblica. Un po’ perché ho voluto mantenere il momento estremamente intimo e un po’ perché nessuno ha pensato al mio restyling. Vi consiglio, quindi, di andare dal parrucchiere qualche giorno prima di partorire così sarete pronte a tutto.

6. Godetevi il numero 2

No! Non dovete rileggere il punto 2, ma godervi il numero 2 quindi la coppia. State per tornare a casa come minimo in 3 e i precedenti equilibri potrebbero risentirne. Gli ultimi giorni di libertà fate qualcosa di romantico, un weekend fuori, una cenetta pulciosa. Odio questo termine che va tanto di moda, per me la puccia è quella salentina.

Ricordo benissimo che, poco prima di accompagnarmi in ospedale, io e il coinquilino stavamo facendo una cosa romanticissima… la spesa!

7. Pulire casa alla perfezione

Ma davvero state pensando che dovete farlo voi? Al nono mese? Naaaaaaaaa!!!! Vostra madre/suocera/sorella/nuora vuole rendersi utile? Sfruttate l’occasione. Ops, volevo dire, COGLIETE L’OCCASIONE! Ringraziate in anticipo e lasciate le istruzioni in giro sul relativo utilizzo di detergenti e altro.

Io ho provato in tutti i modi a lanciare messaggi a mia madre, ma lei ha preferito non essere invadente. Ogni tanto l’invadenza è ben accetta!

8. Chiedete l’amicizia a Cannavacciuolo

Scherzi a parte! Oh, se ve la sentite chiedetegliela perché un amico cuoco è sempre utile soprattutto quando non hai tempo/voglia/fantasia. Cosa fondamentale, fate la spesa, riempite il frigo, fate scorta, mettete il cibo ovunque, anche sotto il materasso al posto dei soldi. Quando starete in condizioni pietose, vivrete di rendita e mi ringrazierete.

Se avete letto il punto 6 sapete benissimo che non sono amica di Cannavacciuolo, infatti ho fatto la spesa.

9. Scegliete il pediatra

No, non sono matta. Si, lo so che ancora avete la pancia… ahahahahaha, attimo spoiler, la pancia l’avrete anche dopo aver partorito. Non ci credete? Ce ne riparleremo dopo il parto! Scusate, stavamo parlando di cose serie, quindi dell’importanza di scegliere il pediatra prima di partorire. Quando tornerete a casa, dopo aver partorito, inizieranno le vostre paranoie e la pediatra diventerà la vostra migliore amica o peggiore nemica.

Noi, che non avevamo scelto il pediatra, il giorno dopo essere tornati a casa siamo tornati in ospedale perché non sapevamo come medicare il cordone ombelicale. Cioè, la teoria la sapevamo. E’ la pratica che ci ha fregato. Poi il terzo, quarto, quinto e sesto giorno siamo andati dalla pediatra… la nostra nuova migliore amica.

10. Fatti gli ultimi selfie con la pancia

I nove mesi con la pancia un po’ vi mancheranno, ma sicuramente ve lo avranno già detto.

Donatella Broccardo incinta

Ecco, ora siete veramente pronte per andare a dare la vita al vostro capolavoro.

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