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10 cose da sapere quando si è incinta

1 – Sei incinta, non sei malata

Capita, sempre più spesso, di assistere a scene di persone tristi, sofferenti, che non vivono più dopo aver scoperto di essere rimaste incinta. Se la gravidanza è regolare non è una malattia e non c’è bisogno di pensare sempre alle negatività. Uscire e respirare l’aria fresca e farsi baciare dal sole può solo che far bene. L’importante è, come in tutti i casi, non esagerare. Ricordo la mia gravidanza come uno dei periodi più belli, durante il quale mi sentivo la regina del mondo anzi proprio l’imperatrice. Ricordo che ballavo, ascoltavo la musica a tutte le ore e la facevo ascoltare alla baby in metropolitana mentre andavo in ufficio.

2 – Non c’è bisogno di mangiare per due

Sfatiamo il mito che in gravidanza bisogna mangiare per due perché, in fondo, c’è un esserino dentro di noi. Appunto parliamo di esserino che, per quanto grande possa nascere, non andrà mai a compensare i tanti kg accumulati. Un peso troppo eccessivo può danneggiare la postura portando ad inevitabili mal di schiena e non solo, e poi dopo aver partorito, iniziano le corse alla perdita dei kg accumulati rischiando anche di farla diventare una malattia. Bisogna mangiare il giusto, non esagerare con i cibi ricchi di zuccheri, e bere tanto. Ricordo che io mangiavo poco, ma spesso soprattutto perché ho sofferto di nausee fino a qualche ora prima della nascita di JP. In gravidanza i gusti cambiano e, fortunatamente, ho avuto delle voglie molto strane tipo olive e rucola. In casa dovevo avere sempre un barattolo di olive e la rucola che mangiavo anche a merenda.

3 – Non acquistare troppe cose per il baby perché te  le regaleranno

Fare shopping per il baby è bellissimo, rilassante ed emozionante e nei negozi ci sono tanti abitini troppo carini ed accessori che vorremmo assolutamente. Alla fine si entra in un circolo vizioso e si rischia di acquistare la qualunque rischiando di avere quintali di cose che, se ci dice bene, utilizzeremo giusto una volta. E’ preferibile fare uno shopping mentale, cioè visitare i negozi e segnare cosa e dove ci piace così da comunicarlo, casualmente, in famiglia perché in 9 mesi ci saranno tante occasioni per ricevere regali/pensieri e tanto altro. Nel corso del tempo vedrete, poi, quante volte modificherete la lista riconoscendo che alcuni acquisti erano solo istintivi. Io mi sono imposta di aspettare l’ultimo mese per convincermi all’acquisto ed ho fatto bene perché ho ricevuto tantissimi regali nel corso dei mesi precedenti.

4 – Il passeggino più cool non sempre è il più pratico

Il passeggino è un must. Lo vogliamo, sicuramente, bello, colorato, super accessoriato, con le ruote grandi, con 3 o 4 ruote, alto/basso, etc etc… Ma alla fine il più bello o, comuqnue, quello ci piace di più sarà anche il più adatto alle nostre esiegenze? Bisogna valutare la grandezza dell’ascensore se non abitiamo al piano terra  perché lasciare un passeggino costoso nel sottoscala non è così sicuro. Bisogna valutare anche la grandezza dell’auto perché se il passeggino non entra avremo sempre difficoltà negli spostamenti. Bisogna valutare se è pratico da aprire e chiudere perché se siamo sole con il baby non possiamo perdere ore facendoci salire il nervoso. Penso che in 9 mesi avrò sfogliato quintali di riviste sui passeggini cambiando, ogni secondo, gusti ed esigenze. Avevo una confusione in testa totale e non sapevo quale potesse essere il passeggino più adatto a noi. Alla fine ho optato per un passeggino abbastanza classico, molto smart su strada (consente di cambiare direzione in due secondi), nota dolente la pesantezza che quando la baby è piccola non si sente poi crescendo AIUTO! Di solito la spesa per il passeggino è abbastanza elevata. Se si sceglie l’opzione trio, come abbiamo fatto noi, consiglio di optare per il seggiolino auto Isofix, più sicuro del normale.

5 – Muoviti, fai tante passeggiate ed anche nuoto

Durante la gravidanza muoversi fa bene e non solo alla forma fisica, ma all’umore, alla circolazione del sangue ed anche al baby. Se non si hanno complicanze è giusto trascorrere all’aria aperta tutto il tempo libero che si ha a disposizione. Così si ha l’opportunità di conoscere altre mamme, scoprire luoghi vicino casa family friendly di cui ignoravamo l’esistenza. Se si ha l’opportunità consiglio di seguire anche un corso di nuoto per gestanti oltre, ovviamente, al corso preparto. Io non ho avuto l’opportunità perché ho lavorato fino alla fine, ma una volta andata in maternità ho praticato nuoto tutti i giorni fino al parto ed ho camminato tantissimo scoprendo e riscoprendo luoghi della mia amata Roma che avevo dimenticato o ignorato per troppo tempo.

6 – Dormi quanto puoi che dopo non dormirai

Te lo diranno tutti e se te lo dicono un fondo di verità ci sarà. Durante la gravidanza si ha l’adrenalina a mille e, una volta partorito, si ha la stanchezza a mille. Lo so che non si può andare in letargo come i ghiri, ma se inizi ad accumulare stanchezza e sonno arretrato ancor prima che il baby nasca dopo ti sentirai persa e a pezzi e tutto inizierà a pesarti. Se la posizione orizzontale inizerà a darti fastidio con l’aumento della pancia, acquista dei cuscini grazie ai quali ti sentirai più comoda, ma dormi/riposa/dormi/riposa… Ripetilo con me, deve diventare il tuo mantra.

7 – Scegli l’ospedale più vicino per partorire

Sembra una sciocchezza perché ognuno sceglie l’ospedale dove partorire in base alle recensioni (sarebbe utile su trip advisor avere la sezione ospedali per parti votazione da 1 a 5), ma ogni esperienza è a sé. Si sceglie l’ospedale in cui lavora il medico che ci segue così da avere sempre qualcuno che ci conosce. Si sceglie l’ospedale in base alla struttura, in un ospedale fatiscente chi ci vuole partorie. Tutte valutazioni assolutamente corrette, ma non abbiamo tenuto conto del baby che se decide di nascere senza avvisarci lo farà, appunto, nell’ospedale più vicino. Immaginate che l’ospedale prescelto è a 20 km da casa, si rompono le acque proprio mentre siete a casa ed è anche l’ora in cui c’è traffico (per la legge di Murphy succederà questo). Ok, che abbiamo la priorità e tutti ci devono far passare, ma è impensabile andare a 20 km di distanza se il primo ospedale è a 10 metri da casa. Per questo è preferibile prendere confidenza anche con l’ospedale più vicino perché non si sa mai. Io ho partorito in un ospedale lontano da casa che mi piaceva e nel quale lavora il medico che mi ha seguita, ma per 9 mesi sono andata a fare le analisi nell’ospedale più vicino a casa così da avere confidenza anche con quella struttura (nonostante non mi piaccia).

8 – Visita i negozi di seconda mano così risparmierai un pochino

Da quando si scopre che si sta aspettando il baby fino alla fine della nostra vita le spese lieviteranno. Durante i 9 mesi della gravidanza ci saranno tante visite mediche più o meno a pagamento, poi i pannolini, i vestititini (soprattutto i primi tempi diventeranno piccoli nel giro di pochi giorni), gli accessori, poi la scuola, l’attività sportiva, le vacanze, le gite, fino a quando si sposeranno e diventeremo nonne, una spesa continua. Bene, da qualche parte bisogna iniziare a risparmiare e, un valido aiuto, sono i negozi di seconda mano dove si trovano tante cose ben tenute alcune assolutamente nuove perché, poi lo capirete, capiterà anche a voi di regalare vestitini ancora con il cartellino attaccato. Noi abbiamo fatto un giro in alcuni negozi di seconda mano, ormai ci sono catene e privati in ogni angolo della città, ed abbiamo acquistato il lettino identico a quello che avevo visto su una rivista con un ottimo risparmio. Il coinqui lo ha tutto rsistemato e ripitturato ed è ancora perfetto, come nuovo.

9 – Non ascoltare racconti di parti altrui

Non ascoltare mai i racconti di parti altrui soprattutto se drammatici perché ti influenzeranno ed inizierai ad avere mille paranoie. E’ giusto sapere il minimo, da dove esce il baby e poche altre nozioni, ma nulla più. Ascolta solo gli aneddoti più simpatici e divertenti, tipo le cavolate che si raccontano sotto l’effetto dell’epidurale che, essendo un oppiaceo, è una sorta di droga. Ecco, posso dire che la mia prima droga l’ho assunta per l’arrivo di JP. Ricordo che fuggivo quando attorno a me si iniziava  a parlare di parti catastrofici perché non volevo influenze negativie e non volevo che potessero condizionarmi. Alla fine è andata bene così perché il mio parto è stato abbastanza comico e divertente.

10 – Sii sicura di volere effettivamente qualcuno con te in sala parto

Ricorda che in sala parto e nel periodo del travaglio non devi avere accanto persone che ti possono stressare. In quel momento vorrai uccidere chiunque quindi è preferibile scegliere con cura la vittima. Io durante il travaglio ho avuto in stanza con me mia madre, si avete capito bene, proprio mia madre. Livello di stress?!?! Passiamo alla seconda domanda. Diciamo che in quel momento ha partorito una laurea breve in ginecologia ed ostetricia ed ha iniziato a dirigere non solo me, ma anche la vera ostetrica chiedendo anche, e sono seria, se era possibile staccare qualche macchinario perché le si era scaricato il cellulare, doveva metterlo sotto carica e tutte le prese erano occupate dai macchinari (che se sono presenti e funzionanti un motivo ci sarà). Da quì il punto sopra, il mio parto è stato comico. Dopo 500 ore di travaglio ho avuto un parto lampo, giusto il tempo di far entrare il coinqui in sala parto per l’arrivo di JP. Ah, il coinqui era sparito il giorno prima perché andato fuori città per lavoro.

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