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Arizona: la terra del rosso

Abbiamo salutato la California da un minuto e già lo scenario inizia a cambiare. Attorno a noi terra arida, cactus e il colore rosso che inizia a dominare… siamo in Arizona!

No, nessuna tappa a Phoenix. L’abbiamo solo salutata dall’autostrada perché noi abbiamo scelto Scottsdale e la sua old town per trascorrere una serata diversa.

Scottsdale Old Town

Ma Scottsdale non è solo old town, infatti è possibile notare palazzi signorili e moderni, stile “bosco verticale” di Milano.

La old town è carina, anche se decisamente piccolina. Se pensate e sperate di trovare vecchi saloon e baffuti cawboys avete sbagliato zona. La parte storica è ricca di negozi di souvenir ultra moderni e di abbigliamento decisamente non Italian Style.

Scottsdale Old Town

Dalla parte opposta alla Old Town si entra nel Fashion Square. Anche Scottsdale ha la sua Fifth Avenue e quando si dice shopping, noi donne rispondiamo. Peccato solo che siamo arrivati di sera ed era tutto chiuso.

Scottsdale Shop

Altra particolarità è la movida. La sera la città si popola di giovani che si riversano nei tanti locali all’aperto dove è piacevolissimo gustare un panino o un cocktail sotto il getto del nebulizzatore di aria fresca.

Scottsdale Food

Lasciata Scottsdale ci siamo diretti verso la Monument Valley, facendo tappa a Flagstaff e Tuba City. Lungo il tragitto ci siamo imbattuti nelle Red Rocks.

Grazie ad un ottimo consiglio (applauso per la tipa dell’hotel di Scottsdale), lasciamo l’autostrada e usciamo a Sedona direzione Flagstaff percorrendo la Statale 179. Purtroppo, a causa del poco tempo a disposizione, non abbiamo potuto visitare il Montezuma Castle e il suo Lake. Lo abbiamo ammirato dalla strada, ma il paesaggio successivo ci ha tolto l’amaro in bocca.

Red Rock State Park

All’interno del Red Rock State Park c’è un piccolo anticipo di Monument Valley. Qui si trovano, infatti, le Red Rocks. Montagne rosse dal fascino indiscusso. A noi hanno dato anche un vago ricordo del Grand Canyon e del nostro incontro nel lontano 2000. Ah, come eravamo giovani e spensierati…

Arizona: Red Rocks

Superata Sedona (piccolo centro abitato ricco di turismo), ci siamo trovati all’interno della foresta, la Coconino National Forest (organizzate un viaggio da queste parti perché merita davvero). Dimenticato il rosso delle rocce avevamo davanti a noi il verde acceso degli alberi. Il bello dell’America è anche questo, il paesaggio cambia senza darti un preavviso.

Coconino National Forest

Un altro radicale cambiamento lo notiamo entrando nella Riserva Navajo. Ci fermiamo per una sosta a Tuba City e ci sembra di non essere negli Stati Uniti.

Tutti estremamente gentili, ma tutto estremamente fuori dal nostro immaginario americano. Ovviamente gli strani eravamo noi e non loro, il contesto sbagliato era il nostro. Proprio come quando (fuori piove, scherzo) ci siamo imbattuti in una famiglia Amish all’interno di un Walmart. La comunità era la loro non la nostra.

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Siamo entrati in quello che pensavamo fosse un parcheggio, ma che in realtà abbiamo scoperto essere un ospedale. Un complesso di container, su ognuno dei quali campeggiava la scritta con la tipologia di trattamento medico o riabilitazione. La mia attenzione è stata rapita da due case disabitate, il set di un film horror, la giusta location per una festa di Halloween.

L’ultima città prima di entrare nella Monument Valley è Kayenta. Nulla di troppo emozionante. Sicuramente famosa per la sua vicinanza con lo spettacolo delle famose montagne dalla terra rossa.

In questa piccola città si trovano tanti hotel che ospitano i visitatori della Monument Valley a prezzi contenuti rispetto ai due hotel presenti all’interno della Riserva.

Il Four Corners, luogo che non tutti conoscono, è il punto d’incontro di 4 Stati: Arizona, Utah, Colorado e New Mexico. Per accedere si paga un ticket di $5 a persona, mentre i bambini sotto i 6 anni non pagano.

Un volta parcheggiata l’auto si entra all’interno di un quadrilatero e si pazienta in coda il proprio turno per scattare una foto ricordo nel punto esatto di unione dei 4 Stati, aggiungerei anche l’unico punto degli Stati Uniti in cui 4 Stati si incontrano. E’ bello pensare di passeggiare allegramente e toccare 4 grandi Stati in pochi secondi oppure di toccare con i 4 arti ciascuno Stato (proprio come ho fatto io in un guizzo di agilità).

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Attorno a questo angolo ci sono 4 lati (pensate ad un quadrato) su ciascuno dei quali è possibile acquistare souvenir dello Stato in cui si trovano le bancarelle. Si può contrattare senza problemi, ma se stabiliscono che il prezzo minimo è x non scenderanno al di sotto di quello. Parliamo, comunque, di oggetti unici. Quasi tutti fatti a mano e, vi assicuro, meritano davvero. Noi siamo tornati a casa con calamite stilizzate, fermagli bellissimi e tantissimi ricordi.

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