Avete mai sognato il viaggio perfetto?
Avete mai pensato di fare l’impossibile per farlo diventare realtà?
Io no! Fortunatamente il coinquilino si!
Ho sempre pensato che il mio viaggio di nozze mi avrebbe catapultata dall’altra parte del mondo… Australia, Giappone… Il viaggio della vita (o della speranza?! boh!), quello che fai una volta e ti sazi per un bel po’ (non per sempre, ovvio). Con il passare degli anni è passata anche l’idea del viaggio di nozze, o meglio, è scemata l’idea del matrimonio. Sia ben chiaro, se mi volete regalare il viaggio di nozze non vi blocco eh. Come si dice, a caval donato… e come direbbero le youtubers famose, “nell’infobox vi lascio l’iban”.
Volere è potere!
Per varie congiunzioni astrali favorevoli, l’anno 2017 ci ha visti organizzare il viaggio perfetto. Ah, quindi lo avete solo organizzato penserete voi. No! Il coinquilino lo ha organizzato (io sono stata contraria e contrariata fino al giorno della partenza) e la PrinBro Family lo ha vissuto.
Come ho detto e ridetto, ho l’America nelle vene. Avete presente quei legami che senti di avere con qualcuno o qualcosa che non conosci? Vi è mai capitato di sentirvi a casa in un luogo che non è casa vostra? Avete mai percorso una strada sconosciuta e ritrovarvi a conoscere nei minimi dettagli anche l’angolo più nascosto di quel luogo? Bene, l’America è quel luogo che, se pur ignoto alla mia memoria, conosco quasi alla perfezione. Quindi, anche se contraria al viaggio, ero favorevole alla meta.
Una volta deciso il dove (potete organizzare da soli il viaggio navigando nel web, affidarvi ad un’agenzia viaggi o ad un tour operator), bisogna attivarsi per avere le carte in regola. E qui entra, nuovamente, in gioco il coinquilino. Di seguito alcune informazioni e consigli utili per viaggiare verso gli USA.
PASSAPORTO
Non vi sto dicendo nulla di nuovo. Per andare negli Stati Uniti, tutti devono avere il passaporto valido. E per tutti intendo tutti, anche i bambini. Il passaporto deve essere richiesto presso la Polizia di Stato. Lo si può richiedere online e, sempre consultando il sito che vedete sopra, si può prenotare l’ora, la data e il luogo per presentare la domanda eliminando le lunghe attese negli uffici di Polizia. Posso solo aggiungere che la foto deve essere perfetta (quella dei bimbi non necessita di questo requisito, fortunatamente). Oggi le foto tessera vengono lette da un programma ed è, quindi, un software a dare o meno l’ok.
Quando ho consegnato le mie foto (nelle quali ero pettinata e truccata), ho ricevuto il NO categorico dal pc. I capelli formavano ombre sul mio viso. Ad occhio nudo non si vedeva nulla. Sono dovuta uscire di corsa dal commissariato di Polizia per farmi altre foto. Ebbene sì, ero struccata e, per evitare ombre, mi sono dovuta legare i capelli. Ovviamente, quella foto, oscena dal punto di vista estetico, è stata accettata (mai una gioia!). Al coinquilino il software disse che erano presenti altri soggetti nella foto (presenze inquietanti). Ovviamente la foto di Julia, nonostante gli evidenti segni di un pianto senza sosta, è stata accettata al primo colpo (per i bambini il software chiude un occhio, forse anche due). Vi ho raccontato la nostra esperienza per dirvi di portare delle foto pulite, con il volto scoperto e, possibilmente, un filo presentabili (non come la mia).
ESTA
L’Esta, acronimo di “Electronic System for Travel Authorization”, è un’autorizzazione scritta per viaggiare negli Stati Uniti. Si richiede online rispondendo ad alcune semplici domande e, sempre online, si può verificare lo stato della domanda esistente. Questo documento si richiede se il viaggio è di affari e/o per turismo, se si rimane negli USA non più di 90 giorni e se si possiede un biglietto di ritorno (negli altri casi bisogna richiedere il VISTO). Il costo è pari a $ 14 e la durata è di 2 anni o fino alla scadenza del passaporto (se scade prima dei 2 anni dal rilascio dell’ESTA). Nel momento della compilazione online, è necessario avere un punto di riferimento negli USA, come il nome di un hotel in cui si soggiornerà (preferibilmente il primo).
PATENTE INTERNAZIONALE
In linea generale, negli Usa si può viaggiare con la sola patente europea ma ci sono dei precedenti in cui la Police ha richiesto la patente internazionale. In Texas sono stata fermata dalla Police ed è stata sufficiente la patente italiana (nonostante avessi anche quella internazionale). E che bisogna fare per averla? Si richiede alla Motorizzazione Civile o all’ACI pagando una quota aggiuntiva (circa € 70). Non bisogna sostenere nessun esame. E’ un semplice libretto nel quale sono tradotti in più lingue i dati della patente italiana. Bisogna consegnare, alla motorizzazione/ACI, la patente in vigore, una marca da bollo di circa € 16 e la foto tessera (quella per la patente).Dopo circa una settimana dalla richiesta, la patente europea sarà pronta.
Nel caso in cui si richiede la patente internazionale per terze persone non è sufficiente la delega, ma la foto tessera deve essere autenticata, precedentemente, presso il Comune. Per l’autenticazione delle foto, bisogna recarsi personalmente presso gli uffici del Comune perché vogliono vedere la persona in faccia. Anche in questo caso si paga una marca da bollo. ( Se A deve richiedere la patente internazionale per conto di B. B deve andare al Comune per farsi autenticare la foto).
ASSICURAZIONE
Necessaria, direi anche obbligatoria, per viaggiare negli Stai Uniti. Prima di arrivare alla decisione finale, chiedete dei preventivi sia online sia fisicamente presso qualche agenzia assicurativa. Valutate con attenzione tutto ciò che ogni pacchetto prevede e poi prendete la decisione in base alle vostre esigenze. Alcune assicurazioni rimborsano successivamente i soldi mentre altre pagano nel momento in cui ne avete bisogno. Il costo dell’assicurazione dipende dal tipo di pacchetto scelto. Noi abbiamo optato per un’assicurazione online, pacchetto Famiglia all inclusive, comprensiva anche del rimborso bagaglio.
Vi consiglio di portare con voi tutte le medicine che potrebbero servirvi e le varie documentazioni necessarie come la fotocopia dei vaccini dei bambini. Se partite con i bambini è necessario, anche (forse soprattutto) per scaramanzia, portare di tutto e di più sul fronte medico (sciroppo per la tosse, medicine per la febbre, etc etc).
CARTE DI CREDITO E CONTANTI
Negli Stati Uniti tutti accettano la carta di credito, anche per pagamenti di $ 1. E per tutti intendo proprio tutti, anche gli artisti di strada. A Key West abbiamo visto un artista di strada far pagare una sua opera con iPad e smartphone. Ah dimenticavo, gli americani sono talmente avanti che ormai quasi tutti pagano tramite smartphone e non più con la carta di credito fisica.
Vi consiglio di partire anche con una somma in contanti di dollari. Non partite con la carta di credito di un solo circuito perché in alcuni luoghi potrebbero nascere dei problemi. Dove abbiamo avuto problemi con il circuito Visa abbiamo pagato con MasterCard e viceversa. In Florida abbiamo avuto spesso problemi con MasterCard.
NOLEGGIO AUTO
Se il vostro viaggio prevede spostamenti in più città vi consiglio, fortemente, di noleggiare un’auto. Le distanze negli Stati Uniti sono notevoli. Proprio per questo motivo, è preferibile segnalare almeno due guidatori. In questo caso il prezzo del noleggio aumenta, ma acquistando il pacchetto all inclusive ci sono dei vantaggi come un pieno gratis, un max di 3 guidatori e dei vantaggi anche sull’assicurazione. Richiedete, preventivamente, il seggiolino auto per i bambini (assolutamente obbligatorio. Basti pensare che in America non fanno uscire dall’ospedale i neonati se i genitori non si presentano con un seggiolino auto).
Negli USA c’è una vasta scelta di rent a car e, spesso, la prenotazione online è quella più conveniente. Noi abbiamo noleggiato l’auto con Dollar. Quando si ritira l’auto viene richiesta la patente e una carta di credito non prepagata (accettano solo le carte di credito con il nominativo del titolare scritto in rilievo) e il documento dell’intestatario della carta. Se il punto di drop off (riconsegna auto) è diverso da quello di pick-up (ritiro dell’auto) la compagnia di autonoleggio può richiedere dei costi aggiuntivi per il rimpatrio dell’auto. Noi, che abbiamo ritirato l’auto in California e riconsegnata in Florida, abbiamo pagato una quota in più.
In America, generalmente, non si pagano pedaggi autostradali. In Florida si paga il SUN PASS (circa $ 1), ma è quasi sempre tutto automatico (ci sono delle telecamere lungo la strada che lavorano tipo telepass. Se non hai il telepass, rilevano la targa). Per questo motivo potrebbero arrivare successivamente (spesso già al rientro in Italia) dei costi aggiuntivi da parte dell’agenzia di autonoleggio.
PERNOTTAMENTO
Negli Stati Uniti anche le città più piccole hanno almeno un hotel. Pernottare e mangiare costa molto. Per questo motivo, se volete spendere poco potete optare per i Motel 6, i Super 8, i Days Inn. Di solito queste catene comprendono anche la prima colazione, ma non aspettatevi hotel di lusso. In linea generale la stanza prevede il lavandino fuori dalla zona bagno che comprende il wc e la doccia. Nota positiva è che, quasi sempre, hanno l’area parcheggio interna alla struttura e gratuita. Gli hotel meno economici hanno, sicuramente, delle stanze più belle (non necessariamente più grandi). Spesso la prima colazione non è inclusa e costa molto per chi non mangia quello che offrono (uova, salsicce, patate, pollo fritto, etc etc) e il parcheggio è a pagamento (circa $ 20 a notte).
BAGAGLI
1 e 23. Tenete a mente questi due numeri. 1 è il bagaglio che si può portare a testa (il secondo si paga) e 23kg sono il peso massimo per ogni bagaglio. Ovviamente non sono cumulabili, quindi se partite in due e un bagaglio pesa 17kg, il secondo deve pesare al massimo 23kg e non 28kg. Ovviamente parliamo dei bagagli che si imbarcano al momento del check in. Poi si può portare un bagaglio a mano non troppo ingombrante altrimenti si rischia di doverlo imbarcare nella stiva al momento dell’arrivo presso l’aereo.
INGRESSO NEGLI USA
Una volta atterrati negli USA bisogna sottoporsi ai controlli di ingresso. Nulla di troppo lungo o difficile. La coda scorre veloce e le domande sono semplici. Bisogna consegnare il passaporto, il modulo della dogana “US custom Declaration” (viene consegnato dalla compagnia aerea prima dell’atterraggio e se ne può compilare uno per nucleo familiare), rilasciare le impronte digitali su uno scanner e farsi scattare una sorta di foto (in realtà viene fatta la scansione dell’iride oculare).
Non mi resta che augurarvi BUON VIGGIO!