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Blog e YouTube – in bilico tra qualità e quantità

Sono alla ricerca di qualcosa di nuovo, di bello, di emozionante. Qualcosa che mi faccia innamorare all’istante, che sappia rapirmi e condurmi in un mondo parallelo al mio, in un luogo tanto lontano ma così vicino alla mia realtà. Sono giorni, settimane, mesi che mi guardo attorno speranzosa di incontrare il mio nuovo amore.

No, non voglio cambiare coinquilino. Già uno è impegnativo e poi, come si dice, chi lascia la strada vecchia per quella nuova… quindi niente, mi tengo il mio caro coinquilino.

Vorrei innamorarmi di uno blog, perdermi in quel genere di lettura intelligente e pungente, seria e divertente, leggera e coinvolgente. Quel genere che ti lascia a bocca aperta con il cervello incastrato in internet. Quel genere di scrittura che ti fa leggere tutto d’un fiato anche 20 post in 5 minuti. E ritrovarsi, alla fine, con gli occhi vitrei e un po’ rossi (in 5 minuti mai un battito di ciglia) e la bocca socchiusa con le labbra che a stento nascondono quel sorrisetto ebete di piacere.

Vorrei innamorarmi di un blog vecchio stile, nel quale il/la blogger dona se stesso ai posteri e anche un po’ a me. Mi piacerebbe rispecchiarmi in un’altra vita, immedesimarmi in un’altra persona e sognare. Proprio come facevo da piccola quando passavo da un personaggio all’altro dei cartoni animati senza troppi sforzi.

Sono stata Evelyn, Lady Oscar, la Stella della Senna, Georgie, Creamy. Ricordo il periodo in cui ero Juny l’inventatutto. Avevo fatto una lista di cose da acquistare e l’avevo consegnata a mio padre che, dopo averla letta, mi fissò perplesso. Tra i vari acquisti c’era un cervello robotico perché anche io, come la piccola Juny, volevo costruire il mio Floppy Robot.

Vorrei tornare al 2009 e non solo perché era l’anno dei miei 30, ma perché era l’anno del blogging. Quello bello, vero, puro, contagioso. Quello senza scopo di lucro. Quello che “oggi scrivo perché ho qualcosa da raccontare o perché sono incavolata con il mondo o perché voglio raccontarvi ciò che mi è successo o perché se non lo faccio vi starete chiedendo che fine abbia fatto”.

Oggi, purtroppo, si scrive con la sola mera finalità economica. Non mi emoziona più leggere. Ricordo che i primi post di The Blond Salad e Ma che davvero li ho letti tutti d’un fiato. E detestavo dovermi interrompere per andare in ufficio. Leggevo in metropolitana (quante fermate saltate), la sera prima di andare a dormire, la mattina durante la colazione. Mi piacevano tanto. Poi ho perso interesse, non mi sono sentita più coinvolta, non mi hanno più emozionata.

Ho cercato altri blog e ho trovato Stazzitta. Un blog non aggiornato, ma che mi ha fatto sorridere anche se alcuni post non mi dicevano molto. Comunque, nel complesso è stata una piacevole lettura. Ho continuato la mia ricerca in internet, ma con scarsi risultati. Scarsissimi direi. Ci sono dei blog a tema che seguo e che mi piacciono, però mi piacerebbe rivivere l’emozione di leggere quei post coinvolgenti. Quelli che ti catturano senza nessun motivo apparente. Quelli da monitorare tutti i giorni perché c’è una storia in sospeso. Sonia avrà incontrato Luigi? Carla e Veronica avranno fatto pace?

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Ho paura nel dire questa frase perché sarebbe un peccato. Sembra che il mondo del blog, quello vero quello per il quale è nato questo fenomeno, stia morendo. Se così fosse, sarebbe davvero un grande peccato.

Oggi è più facile e diretto raccontarsi su YouTube e, infatti, anche io mi sono adeguata. La sera, piuttosto che leggere un bel post, guardo un bel video. Però, purtroppo, anche nel mondo di YouTube è cambiata, o comunque sta cambiando, la tendenza. A causa del nuovo algoritmo le youtuber “sono costrette” a pubblicare quotidianamente. Cosa significa? Che si da peso alla quantità e non alla qualità.

Ultimamente anche  YouTube sta iniziando ad annoiarmi. Continua a piacermi vedere i video haul perché scopro prodotti anche interessanti che poi acquisto. Mi piacciono i vlog interessanti, non quelli che sto vedendo negli ultimi giorni (frutto del nuovo algoritmo). Seguirò sempre i canali di DIY che adoro.

Trovo piacere nell’osservare le youtuber americane, forse perché il loro mondo è distante dal mio. Mi piace i video che fanno, di qualità superiore a quelli italiani e mi piace come li fanno. Un po’ perché hanno delle case stupende, un po’ perché mi fanno conoscere luoghi bellissimi e negozi che qui in Italia non ci sono, un po’ perché l’America rimane il mio sogno. Se siete curiose cercate Bethany Mota, Oliva Jade e, da poco, ho scoperto la londinese Freddy My Love.

Se anche io ho un canale YouTube? In realtà ne ho due, ma tra i mille impegni quotidiani, riesco a curarli poco. Il primo nato è un canale personale che, esattamente come me, parla della qualunque. Mi trovate come Donatella Broccardo. Sto pensando dei cambiamenti che prima o poi realizzerò. L’altro canale è più tecnico, dedicato al mondo delle Barbie, con tanti tutorial. Mi trovate come Barbie Lifestyle Tutorial.

Perché ho scritto questo post? Non per fare mera polemica, ma per chiedervi aiuto. Vorrei perdermi in qualche blog o canale YouTube che non conosco. E qui entrate in gioco voi. Attendo i vostri suggerimenti nei commenti.

 

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