Santa Barbara è una città situata sulla costa dell’Oceano Pacifico, fondata dall’esploratore spagnolo Sebastián Vizcaíno che, nel corso del suo viaggio d’esplorazione della costa pacifica nel 1602, approdò qui nel giorno di Santa Barbara. Si trova a circa 153 km (circa 95 mi) a nord di Los Angeles. Dal nostro hotel a Camarillo (località famosa per lo shopping), scelto strategicamente perché a metà strada tra Santa Barbara e Los Angeles (e per l’outlet, siamo sinceri), abbiamo percorso circa 70 km (circa 44 mi). Ah, ricordatevi che negli Stati Uniti si ragiona in miglia (1 miglio = 1,6 km).
Nonostante le sue bellissime giornate di sole, la California è uno stato che convive con la nebbia. Ma ora partiamo con il mini tour della città…
Missione di Santa Barbara – 2201 Laguna St
Questa Chiesa, situata su un’altura, è stata fondata dai frati Francescani il 4-12-1786 (giorno in si celebrava Santa Barbara) con lo scopo di convertire alla religione cattolica una tribù indigena locale. La facciata con doppio campanile fu creta nel 1820. Ad oggi è la missione più visitata della California. La Chiesa è attiva per le funzioni religiose e nell’edificio vicino si può visitare (a pagamento) il museo sulla storia della Missione.
Siamo rimasti affascinati dai tantissimi disegni presenti sul suolo antistante la Chiesa. Una vera e propria mostra d’arte a cielo aperto.
Vi consiglio di visitare la Missione la mattina presto perché poi iniziano i tour dei turisti (anche noi eravamo turisti, piccolo particolare) e la pace di quel luogo viene bruscamente interrotta da giapponesi, spagnoli… che scattano foto e… dalla sottoscritta che blogga, vlogga, flogga (nuovo termine coniato ora che identifica chi scatta troppe foto, cioè sempre io). Non a caso in ufficio vengo soprannominata la giapponese 🙂
County Courthouse: 1100 Anacapa St.
E’ il nostro Palazzo di Giustizia. A me sembrava un edificio stile BH 90210, tipo l’high school di Brandon e Brenda. E Dylan e Kelly e Donna e Steve. Ok, abbiamo capito!
La fontanella situata all’ingresso è veramente bella, con le sue maioliche colorate. Ovviamente ho voluto provare a bere e tra bastone per selfie, macchinetta fotografica, borsetta, zainetto… addio foto per instagram!
L’accesso è libero e si possono ammirare murales, piastrelle e arredi eleganti. L’edificio risale al 1929 ed è in stile antico-ispanico.
Entrare in un’aula di tribunale, dai bellissimi affreschi, mi ha fatto sentire dentro una puntata di Law & Order – I due volti della giustizia.
La libreria antica è molto suggestiva e anche a Julia è piaciuta.
Salendo sulla Torre dell’Orologio – El Mirador, si può davvero ammirare un panorama mozzafiato sulla città. In assenza di nebbia si può osservare anche l’Oceano.
El Presidio de Santa Barbara: 123 E Canon Perdido St
Non troppo distante dalla Missione e a poche centinaia di metri dalla County Courthouse, si trova El Presidio de Santa Barbara. Ovviamente, arrivati sul luogo, abbiamo iniziato a riprendere un edificio bianco, vloggando come non ci fosse un domani sulle bellezze del Presidio… era l’ufficio postale. Avevamo sbagliato, OPS!
In un momento di lucidità, girando con il mio bastoncino, ho letto sull’altro lato della strada “EL PRESIDIO”. In effetti era una struttura antica, spoglia, che assomigliava molto ad un presidio. Con disinvoltura abbiamo attraversato la strada e abbiamo iniziato a vlogare, bloggare, floggare.
La struttura è rimasta quella dell’epoca (1782), mentre internamente è stata ricostruita la quotidianità di quegli anni. L’ingresso è a pagamento, ma a noi nessuno ha chiesto nulla e, quindi, lo abbiamo visitato #senzapagare (non a caso, è la canzone dell’estate).
State Street
State Street è la via principale di Santa Barbara, quella dei locali, dei ristoranti, dei negozi, delle discoteche, del caos insomma. E’ molto curata ed è un piacere fare una bella passeggiata perdendosi tra negozi per poi ritrovarsi direttamente al mare.
Abbiamo pranzato al The Natural Cafe uno dei tanti locali sulla Street (508 State St). All’ingresso si prende il menù, si va in cassa, si ordina, si paga e poi i piatti arrivano al tavolo serviti da camerieri gentilissimi. Si mangia molto bene e, come tutti i ristoranti, hanno il menù bambini “the kids placemate” (menù scritto su una tovaglietta ricca di giochini con l’aggiunta di mini pastelli per colorare). Julia ha apprezzato molto la sua prima pasta americana,.
Sono rimasta particolarmente affascinata dalle panchine di questa città. Se non fosse stato per la puzza di pipì (purtroppo si), mi sarei fatta una foto alla Cleopatra.
Stearns Wharf
Direttamente da State Street, percorrendo il sottopassaggio, si arriva all’Oceano, alla spiaggia e al famosissimo Stearns Wharf, il molo in legno più antico della California (risalente al 1872).
Diamo la colpa alla mancanza di sole, diamo la colpa alla presenza della nebbia, diamo la colpa a chi vi pare, ma a me non è piaciuto particolarmente. Dalle foto presenti in internet, la fontana con i delfini sembrava qualcosa di spettacolare. Non è molto grande e rimane lì, ignorata quasi da tutti. E’ l’ingresso al molo, da qui la sua presenza in molte foto. Il fatto che sia il più antico molo in legno dello Stato lo si nota dal cigolio delle sue assi. Ogni passaggio di auto temevo un imminente tuffo nell’acqua fredda dell’Oceano. Fortunatamente ancora tiene.
La maggiore fonte di attrazione è il Santa Barbara Shellfish Company, un ristorante caratteristico, rinomato per i suoi piatti a base di granchio. Mettete in preventivo lunghe code e prezzi abbastanza alti (soprattutto rispetto agli standard italiani). Accanto alla porta d’ingresso c’è una vetrata straripante di granchi giganti, ammassati in uno spazio ristretto, pronti per essere presi dai cuochi. Non è certo una bella scena da mostrare ai bambini. Anche per questo motivo siamo andati a cercare un altro ristorante.
Se, come noi, avete visitato precedentemente il Pier 39 di San Francisco, questo molo vi sembrerà abbastanza deludente.
Kid’s World
Prima di tornare verso Camarillo e, grazie anche alla gentile presenza del sole, ci siamo regalati qualche ora al parco. E che parco! Dopo la tristezza delle palme sul lungo mare, finalmente sono riuscita a scattare una foto per i posteri di instagram. Nulla di eccezionale, ma solo abbiamo trovato solo queste all’ingresso di un parcheggio. E io che avevo il mito di Santa Barbara ricca di palme verdi e folte. I parcheggi sono a pagamento e si può pagare con la carta di credito o tramite app.
Alice Keck Park Memorial Garden – 1486-1520 Santa Barbara St, è un parco pubblico perfettamente curato. E’ piacevole concedersi un po’ di relax sdraiati sull’erba (veramente pulita) ammirando le tartarughe che si fanno baciare dai raggi del sole.
Alameda Park -1400 Santa Barbara St, è un parco pubblico quasi completamente dedicato ai bambini. Si trova di fronte all’Alice Keck Park ed è il mondo dei bambini. Non a caso è chiamato il Kid’s World. Al suo interno ospita il playground (il nostro parco giochi) più grande che io abbia mai visto. E’ una struttura in legno con tubi, scivoli, scale, adatta a bambini di qualsiasi età, anche a me. E’ talmente grande da risultare pericolosa, infatti il genitore deve seguire dall’esterno ogni movimento dei bambini (soprattutto i più piccoli), perché basta poco per perderli di vista. Il pavimento è ricoperto di trucioli di legno così da evitare infortuni durante le cadute. Grazie ai playground americani, ricchi di giochi stimolanti per i bambini, anche Julia ha mostrato un principio di agilità.
Accanto al playground si trovano dei bagni molto puliti, con fasciatoi per il cambio bebè. Nel parco ci sono anche dei contenitori che forniscono gratuitamente bustine per la popò degli amici a 4 zampe (ad esser sincera, questi contenitori si trovano ovunque negli USA). Quindi, tutti contenti e, soprattutto, tutto pulito.
Santa Barbara è una città molto carina e ben curata. Si può visitare in un giorno e vi consiglio di andarci.