Ed eccoci in Georgia! Ma cosa c’è poi di bello in Georgia? Boh! Prima di questo tour ignoravo tante cose di questo Stato, soprattutto ignoravo la bellezza di Atlanta.
Se vi dico Atlanta sicuramente pensate alle Olimpiadi del 1996. Il secolo scorso, vi rendete conto?
Atlanta è una città che vi consiglio di visitare. Bella, pulita, tenuta molto bene, viva, tranquilla, abbastanza sicura, un pochino cara, cosmopolita, lavorativamente attiva .
La prima cosa che mi colpisce di questa città, oltre allo skyline e alla pulizia delle strade, è l’hotel. Finalmente un hotel degno di essere definito tale. Non a caso questa città, fino a qualche anno fa, ospitava l’hotel più alto del mondo, il Westin Peachtree Plaza. Io e Julia ci sentiamo subito a nostro agio. Il coinquilino ci assicura che fino alla fine del viaggio gli hotel saranno tutti di questo livello. Ovviamente non sarà così, ma andiamo per gradi.
Lasciamo le valigie in andiamo alla ricerca di un ristorante per cenare. Da Memphis ad Atlanta c’è il fuso orario di 1 ora (ora siamo a -6 dall’Italia) e sono già le 22:00. Troviamo una pizzeria vicino l’hotel. All’ingresso mi fermano, dico che dobbiamo cenare, mi spiegano che alla pizzeria si accede dalla porta accanto. Guardo il gruppo di ragazze che entrano nel locale e, per un attimo, ripenso alla mia vita pre-baby. In America sono molto rigidi, dopo una certa ora i bambini non possono accedere nei locali dove si beve, poi non possono avvicinarsi troppo ai luoghi dove si gioca e tante altre cose.
Se passate per Atlanta vi consiglio la Pizzeria Amalfi. La pizza era abbastanza buona, molto simile alla nostra.
Ad Atlanta ci sono due cose che vanno viste assolutamente, il World of Coca Cola e la CNN.
L’8 maggio del 1886 John S. Pemberton inventò la Coca Cola. E la inventò per sbaglio, avete capito? Da un errore può nascere una “genialata”, ricordatevi questa cosa.
All’interno di questo museo è possibile scattare le foto con il dolcissimo orso polare della pubblicità.
Si può accedere al caveau contenente la preziosissima ricetta della Coca Cola. Ovviamente la ricetta è rimasta top secret, ma un giretto nel caveau lo abbiamo fatto lo stesso.
Si possono prendere in mano le torce olimpiche.
E’ possibile assaggiare tutti i vari tipi di bevande della Coca Cola Company. E se dico tutti intendo proprio tutti, anche la Sprite all’uva che… ma anche no! E, comunque, Coca Zero tutta la vita. E indovinate? Ad Atlanta è difficile trovare la Coca Zero, i ristoranti non la hanno.
C’e anche una sala cinema dove è possibile accedere alla visione di un film in 4D e… attenzione alla schiena!
Abbiamo scoperto che nel 1990 i mondiali di calcio non si sono tenuti in Italia, ma negli USA.
Nello store interno al museo è possibile acquistare qualsiasi tipo di gadget, dalle bottigliette più particolari, al lip smacker (il nostro burro di cacao), al vestiario a tante altre cose.
Non dimenticatevi di chiedere delle informazioni, anche solo per scattare una foto con l’informazione point alle spalle…
Attraversando il Parco dedicato alle Olimpiadi del 1996, il Centennial Olympic Park che si trova a sinistra del World of Coca Cola (alla destra si trova il Georgia Aquarium), si arriva alla CNN.
L’ingresso alla CNN (Cable News Network), il complesso di una delle più famose reti televisive americane, è gratuito e al suo piano terra si trovano molti ristornati.
Mettete in preventivo che mangiare un gelato in America è una cosa da ricchi. Tre coppette a portar via circa $17 e, ovviamente, a Julia è caduta la coppetta con tutto il gelato. Comunque questi prezzi sono nella media perché il top del top lo toccheremo in Florida.
A pagamento è possibile vistare alcuni studi della CNN. Il tour, di circa 50 minuti, è abbastanza interessante.
Ad esempio, il servizio meteo si fa su uno schermo a sfondo verde e dal monitor frontale si può osservare la cartina geografica. Adesso ho capito per quale motivo ogni tanto sbagliano. Non è assolutamente semplice.
Gli uffici sono open space e ci sono monitor ovunque con immagini da tutto il mondo, anche dall’Italia.
Da oggi in poi c’è anche una nuova inviata… “Dalla CNN è tutto. Un saluto da Donatella di Tale Madre Tale Figlia”
Per la nostra seconda e ultima sera ad Atlanta abbiamo deciso di mangiare all’ultimo piano del nostro hotel dove è possibile cenare nel ristorante girevole con grandissime vetrate sulla città. Una cena con view veramente niente male. Cibo ricercato e buono.
Prima di lasciare la Georgia passiamo due notti a Savannah e… ahhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!! No, no, no e ancora NO!!! Meno male che da Atlanta in poi solo hotel di un certo livello. Scendo dall’auto, mi guardo attorno e qualcosa mi turba ma non capisco ancora cosa. Prendiamo le valigie, saliamo le scale esterne (sì, nuovamente accesso dall’esterno), alzo lo sguardo (maledetta mia fobia nel controllare muri e soffitti alla ricerca di animali) e… la vedo. E’ lì davanti ai miei occhi. La blatta più grande che abbia mai visto. Se dico grande intendo proprio grande. Grande quanto una mano. Barcollo rischiando di cadere con tutte le valigie, faccio un salto e scappo. Il mattino seguente la blatta non c’era più. Non mi chiedete che fine abbia fatto. Io ero contenta di andare via che non mi sono posta troppo il problema.
Savannah è una città carina, ma non mi è piaciuta troppo. Problema fondamentale è l’uso di armi. In Georgia molte persone hanno la pistola e a Savannah quasi tutti hanno la pistola e nessuno la nasconde. Julia stava giocando tranquillamente all’interno di un playground quando sono arrivati 2 bambini più o meno della sua età e hanno iniziato a giocare con lei. Il loro papà si è messo su un gradino a controllare la situazione tenendo la mano sulla pistola che aveva in bella mostra all’altezza della cintura. Senza dare troppo nell’occhio, ho chiamato Julia e ce ne siamo andati.
River Street è la via animata della città. Gli antichi edifici (ex magazzini per il cotone) sono oggi boutique, gallerie d’arte, hotel, ristoranti e negozi di souvenir.
Non è stato possibile visitare internamente la Georgia Queen perché l’accesso era solo per chi voleva cenare facendo una mini crociera. Noi abbiamo preferito fare un mini tour della città calcolando che quella era la nostra unica sera a Savannah.
Abbiamo girato a piedi Chippewa Square per più volte alla ricerca della panchina famosa del film Forrest Gump (quella della locandina del film per intenderci) per poi scoprire che non era interna al parco, ma esterna. In pratica la panchina è stata posizionata sulla strada. Alla fine ce l’abbiamo fatta.
Ed ora… buona visione!