Ultimo giorno a New York, non vogliamo svegliarci, non vogliamo porre fine a questo viaggio stupendo. Poi arriva lei, inesorabile e puntuale come tutte le mattine, suona la sveglia più determinata che mai. Scendiamo a fare colazione da SB. Questa volta ce la godiamo tutta, senza corse, solo relax. Il tour a Central Park che era in programma è saltato causa pioggia così decidiamo di dedicarci ad una passeggiata nelle vie dello shopping. Andiamo all’apple store scendendo dal famoso cubo di vetro ed assistiamo ad un arresto nella piazza, ma non abbiamo capito molto. Poi andiamo verso la 5th Ave per gli ultimi acquisti che non guastano mai ed infine andiamo alla ricerca della Grand Central Terminal, la famosa stazione ferroviaria dove scopriamo che Napoli non è così distante 😉 qui ammiriamo il famoso orologio presente in tanti films. Tornati in hotel incontriamo i miei genitori scuri in volto e mio padre mi accoglie dicendomi che devo discutere con la tipa della reception perché hanno rotto una loro valigia e hanno cercato di sostituirla con un’altra sempre rotta. Sto per terminare la vacanza nello stesso modo in cui l’ho iniziata, discutendo con l’hotel. Ottimo direi! Parlo con la tipa che mi da la prima soluzione, sostituire la valigia danneggiata con una in loro in possesso. Soluzione non valida perché l’unica valigia in loro possesso è rotta. Seconda soluzione, andare ad acquistare una valigia e portare lo scontrino. Soluzione molto allettante ma non fattibile perché non abbiamo tempo a disposizione. Terza soluzione, pagarci il taxi fino all’aeroporto. Parlo con i miei ed accettano la terza soluzione anche perché la valigia era stata acquistata in Thailandia a prezzo modico, quindi per loro si tratta solo di un ricordo di quel viaggio. Il taxi per portarci all’aeroporto ci fa fare un mega tour per New York, ma cosa ci interessa tanto non paghiamo noi. Ed eccoci, dopo un bel po’, all’aeroporto. Ci sbrighiamo ad imbarcare i bagagli, passare i controlli ed arrivare al gate. Abbiamo tutti abbastanza fame così compriamo pizza, bibite, patatine e facciamo giusto un piccolo spuntino in attesa dell’apertura del gate. Chiamano il volo, ecco ci siamo tocca a noi, saliamo sull’aereo, siamo pronti per il decollo… Arrivederci Manhattan, arrivederci NY, arrivederci USA, come sempre per me questo non sarà un addio ma solo un semplice arrivederci. Poco dopo il decollo arriva la cena e poi si dorme, cioè tutti dormono tranne noi perchè per Julia giustamente non è ancora ora della ninna e decide di correre su e giù per l’aereo. Quando finalmente si addormenta è l’ora della colazione perché siamo quasi arrivati a destinazione, ma Julia non accenna a svegliarsi. L’atterraggio è perfetto, il tempo stupendo, i ricordi che portiamo con noi indimenticabili. Buongiorno Italia, sono veramente felice, mi guardo attorno respirando aria di casa quando all’improvviso un pensiero si fa largo nella mia mente…domani è lunedì e si torna in ufficio!
16 maggio… last day in New York
Posted on Novembre 16, 2015