Devi scrivere tutti i giorni perché chi ti segue vuole leggerti.
Devi postare tutti i giorni perché chi ti segue vuole sapere cosa ne pensi.
Devi vloggare tutti i giorni perché chi ti segue vuole vederti.
E così ti dividi tra blog, pagine facebook, canali YouTube, e poi Instagram, Pinterest, Google Plus (tra un po’ ciaone Google Plus), e chi più ne ha più ne metta.
Tutti in perenne corsa e affanno per postare la qualunque, perché se la cavolata non la posti tu, sicuramente la posterà la tua rivale. E tu hai perso il treno. E sai benissimo, che il treno passa una volta nella vita. Se passa…
Prima si scriveva quando si aveva qualcosa di interessante da comunicare o condividere con gli altri. Oggi si scrive perché si deve. Che brutto! E’ quando il piacere diventa un dovere che iniziano i problemi.
Questa settimana devi pubblicare almeno 4 articoli. Va beh, facciamo 3. Uno lunedì, uno mercoledì e uno venerdì. Questo è il giusto compromesso di un piano editoriale perfetto.
Per prima cosa apri il pc e inizi a scrivere. Ok, ma cosa scrivi? Di cosa parli? Cosa interessa alla gente? Quale argomento ti farà arrivare in cima, proprio lì nell’olimpo degli dei della scrittura, proprio là dove i blogger diventano influencer? Bella domanda!
Dopo 10 minuti, ma che dico 10, dopo 30 minuti di sguardo nel vuoto chiudi il pc. Non hai scritto nulla, ma nel frattempo ti sei fatta un po’ di cavoli di X, Y, Z su Facebook, Instagram e chi più ne ha più ne metta.
Capito, il problema è il pc! Chiudi il pc e prendi quaderno e penna. Sì, fai come si faceva una volta. In fin dei conti hai iniziato a scrivere così e ti piaceva. Apri il quaderno carino, quello che ti porti dietro dalle elementari e che non hai mai utilizzato per non sprecarlo. Prendi la penna, quella glitter/colorata/profumata. Anche questa in arrivo dal lontano Millenovecentononimporta. Ha ancora i disegnini, sono perfetti perché non l’hai mai toccata. Togli il tappo e senti il profumo di fragola invadere la stanza. La avvicini al foglio, sempre più vicina, sempre di più, tocchi il foglio, scrivi CIAO e il nulla. La penna non scrive. Cavolo, oltre al blocco dello scrittore esiste anche il blocco della penna.
E adesso cosa si fa? Non sai se gettare la penna o tenerla nel cassetto per chissà quale scopo. Nell’attesa, la rimetti nello stesso posto da dove l’hai presa. Chissà, magari un giorno scriverà.
Ora hai proprio la certezza di avere il blocco dello scrittore. Ma cosa significa?
Semplice! Non hai idee e non le hai non perché tu non le abbia, ma perché stai cercando di fare una cosa che non è nelle tue corde. Ti piace scrivere e questo è già un buon inizio, ma non sai da che parte iniziare oppure sei arrivata a una fase di stallo. Cosa puoi fare adesso?
Come organizzare le idee per scrivere un blogpost
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Non far diventare il piano editoriale una malattia –
“se non hai un piano editoriale non vai da nessuna parte”. Sarà anche vero, ma a me il piano editoriale mette ansia. Sapere di dover pubblicare quella cosa quel giorno mi blocca. Quindi, a meno che tu non stia scrivendo per qualcuno e che tu non abbia delle date di pubblicazione, non ti autoprocurare ansia. Come faccio io? Scrivo su carta (si, mi piace scrivere su carta) degli argomenti che mi piacciono e che vorrei condividere con voi, cercando di pubblicarne due a settimana alternando i temi (viaggi, maternità, etc etc). Se poi, per impegni lavorativi, una settimana salto un post NO PROBLEM! Non parto dal piano editoriale cercando i temi, ma parto di temi inserendoli in una sorta di piano editoriale.
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Osserva il mondo con gli occhi di un bambino –
i bambini sono i migliori osservatori del mondo. Riescono a far diventare interessante anche una cosa semplice e a far diventare semplice anche una cosa difficile. Loro sono liberi e, proprio questa loro libertà, li rende spugne nei confronti di ciò che li circonda. Cosa puoi fare tu? Uscire e osservare il mondo con una consapevolezza diversa rispetto a quella che si ha tutti i giorni. Ogni cosa attorno a noi può essere uno spunto per un post.
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Ascolta gli altri –
tu che devi scrivere per gli altri, devi saper ascoltare gli altri. Si, perché l’idea originale può nascere da una semplice chiacchierata con un’amica.
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Racconta storie –
scrivere un post sotto forma di racconto cattura enormemente l’attenzione del lettore. E’ come se tu offrissi dei mini libri gratuiti ai tuoi lettori. Questo puoi farlo sia che tu stia scrivendo per hobby, sia che tu lo stia facendo perché devi farlo X. Nel secondo caso io, da lettrice, avrei più interesse e piacere a leggere il tuo post anche se non mi piacciono i post sponsorizzati. All’inizio della mia avventura da blogger ho scritto qualche post sponsorizzato e ho cercato sempre di coinvolgere il lettore con un racconto.
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Aiutati con i numeri –
hai sempre odiato la matematica e lei continua a perseguitarti. In questo caso vuole solo aiutarti. Quante volte hai letto (e continuerai a leggere) “5 consigli utili per…”, “le 10 cose che devi sapere se…”, “le 7 cose da non fare…”, “3 outfit per…”. Il lettore cerca questi consigli pratici e utili in poche mosse. Come puoi vedere, anche io ho scritto questo post utilizzando questo accorgimento o suggerimento. Ho utilizzato 5 punti per descrivere un argomento.
E tu hai mai avuto il blocco dello scrittore? Come lo hai superato?