Sarà colpa del Cinema, della TV, della qualunque (perché la colpa è sempre degli altri, ricordiamocelo), ma uno dei tanti sogni chiusi in quel cassetto straripante all’angolo della mia vita è, da sempre, il NATALE A NEW YORK.
E mettiamoci il caso, il destino, la Nina, la Pinta e la Santa Maria ma, soprattutto, mettiamoci due fantastici genitori, che quel cassetto si è aperto ed un sogno avverato. E come tutti i sogni, per realizzarli ci vuole impegno e una buona dose di fortuna (chiamiamola così, ma per me è sempre e solo fattore C).
Due giorni prima di partire, Julia mi fa un bellissimo regalo… 39,6!!! Penso l’impensabile, dico l’impronunciabile e la pediatra, che tutte odiano (non la mia nello specifico, sia chiaro. E’ che nei gruppi delle mamme che, distrattamente, frequento ne sento di cotte e di crude contro il pediatra world),… ok, dicevo che la mia pediatra ha compiuto il miracolo permettendoci di partire.
Basta il giusto antibiotico e la febbre va giù, la febbre va giù, la febbre va giù. Basta il giusto antibiotico e la febbre va giù e noi partiam per NuYu… (se non lo avete già fatto, rileggete cantando come Mary Poppins).
Siete già stati a New York? Per me è stata la quarta volta e per Julia la seconda. Ho partorito una figlia con la valigia. 4 anni ed è già stata 3 volte in America di cui due a New York. E sapete cosa ha imparato in questi viaggi? Che esistono due Americhe, una è NY e l’altra è il resto dell’America. E lei ha deciso che vuole andare a vivere a New York. In fin dei conti è mia figlia e il DNA non mente.
Per integrarsi a NY, specialmente a Manhattan, bisogna pensare come loro e due sono le cose immancabili in questa terra. Il bicchiere di Starbucks e il taxi giallo.
Quindi, con il nostro caffettone caldo che teniamo in mano, non beviamo e poi gettiamo (4 dollari e dico 4 per un po’ di acqua calda colorata che bleah e poi, non capisco perché, qualsiasi size tu prenderai sempre il bicchiere riempito a metà avrai), saliamo su un taxi giallo e … TO TIMES SQUARE, PLEASE! (sii, abbiamo l’hotel a 20 metri da Times Square, proprio davanti l’ingresso dello studio di registrazione di GOODMORNING AMERICA). E secondo voi, potevo non andare tutte le mattine alle 6:30 a seguire il tg in diretta?! Se mi sveglio alle 4:30 in Italia, in America con il fuso non dormo proprio!
Abbiamo avuto il piacere, l’onore, il fattore C di sopra, di incontrare Robin Roberts. Gentile, simpatica, decisamente alla mano e, udite udite, le piace l’Italia. Come pronunciare perfettamente il suo nome? Digrignate i denti e sparate ERRE a volontà. Per me una goduria!
Questo tour natalizio è appunto un tour natalizio, quindi se volete avere info sulla NY turistica da primo approccio potete leggere questi articoli. Ora vi racconto la nostra esperienza con il vero Christmas mood americano…
Tra temporary store trasformati in location per set fotografici con tanto di vagone della metropolitana, leoni della Library vestiti a festa, alberi di Natale da poter acquistare instrada come nei film, inizia la nostra Christmas week in NYC.
BRYANT PARK
Non capisco cosa io possa aver avuto in testa le 3 volte precedenti che sono stata a NY.
Bryant Park è un paradiso! Un piccolo parco al centro della città, circondato da grattacieli, con vista sull’Empire e sul Chrysler.
Per capirne la bellezza bisogna andarci, osservare, respirare e sognare… what else! Poi a Natale è il top del top. Al centro del parco si trova una piacevolissima pista di pattinaggio, più grande di quella del Rockefeller Center e più suggestiva. L’albero di Natale molto bello, forse anche più bello del fratello più famoso, cioè quello del RC (vedi sopra).
E poi, attorno alla pista di pattinaggio tanti negozietti natalizi, suggestivi, belli, inavvicinabili. Confermo che per vivere a NY bisogna guadagnare più che bene, ma lì anche un cameriere ha uno stipendio 3 volte superiore al mio. Quindi, alla fine, è tutto rapportato.
FIFTH AVENUE
La via del lusso, dello sfarzo, dello shopping, della moda… più ci si avvicina a Central Park più si respira aria lussuosa, ma non salubre perché a NY ci sarà sempre traffico. Roma, in confronto, è tranquilla. La Quinta è anche la strada del fumo che esce, magicamente, dall’asfalto.
Al terzo piano dello store di Victoria’s Secret è possibile ammirare dal vivo gli abiti delle sfilate e scattare foto con le ali nere per sentirsi Angel per un secondo. La Trump Tower si riconosce non tanto dal nome o dalla torre, ma dallo schieramento di poliziotti armati che la presidiano. Al suo interno, oltre l’immancabile cascata sulla parete, anche un grande albero di Natale e, udite udite, uno store di Ivanka di prossima apertura.
Colazione da Tiffany un vero tabù. In boutique riferiscono che bisogna prenotare online perché il bar è veramente piccolino, non ci sono posti, e non è possibile prenotare in loco. Su internet riferiscono che bisogna andare in boutique e attendere, pazientemente, il proprio turno. Alla fine non è stato possibile devolvere 100$ a Tiffany per una colazione… me ne sono fatta una ragione e sono tornata a Roma con due nuovi acquisti. Trovo sempre il lato positivo nelle situazioni, apparentemente, contrarie.
Rockefeller Center diciamo che a Manhattan anche il negoziato insulso straripa di luci per Natale e la sera è un piacere passeggiare ovunque.
Sulla Fifth Avenue tutto si amplifica. Tra pista di pattinaggio, albero di Natale, negozi e bar (Magnolia Bakery ha aperto anche qui), il Rockefeller Center ha sempre il suo fascino.
SAKS FIFTH AVENUE ha dedicato le sue vetrine alla famosa favola di SNOW WHITE, Biancaneve per capirci, che proprio nel 2017 ha compiuto 80 anni. Veramente molto belle, con tanto di musica di accompagnamento. Vi sta tornando in mente il ritornello dei sette nani? Perfetto! State entrando nel Christmas mood americano.
Lord&Taylor hanno dedicato le loro vetrine al circo vintage, al bosco invernale incantato con conigli e altri animali, alle avventure degli orsi polari e a una nostalgica NY festeggiando, così, i loro primi 80 anni.
MACY’S non è proprio sulla Fifth Avenue, ma sulla 34th Strett (vi ricordate il film “Miracolo sulla 34esima strada? Ecco, proprio lì) è un grande magazzino dove all’interno ha un’area dedicata a FAO SWARTZ, il famosissimo negozio di giocattoli che si trovava sulla Fifth Avenue e che ha chiuso. Macy’s ha dedicato le sue vetrine a topini e orsi popolari che giocano con la neve. Prenotandosi online sul sito Macy’s Santaland, è possibile incontrare Santa Claus direttamente al Polo Nord. Gli ultimi due piani dell’edificio hanno ancora la scala mobile in legno del Diciannovesimo Secolo.
CENTRAL PARK
Il parco per eccellenza, quello dei film, delle passeggiate, degli incontri, quello che tutti conosciamo anche se non ci siamo mai stati. Central Park è veramente il polmone verde di NY.
Lasciando alle spalle la Fifth Avenue si lascia alle spalle il caos per entrare in una dimensione parallela.
Un bosco non bosco dove gli scoiattoli sfidano la paura per elemosinare una nocciolina e, senza preavviso, te li trovi sulle scarpe con gli occhioni disperati.
Central Park con in suoi 341 ettari è al tredicesimo posto tra i parchi urbani più grandi del mondo (in Italia abbiamo Villa Doria Pamphilj – Roma al quindicesimo posto con i suoi 184 ettari, Parco di Monza al decimo posto con i suoi 688 ettari, Parco San Giuliano a Mestre nono con i suoi 700 ettari) e ospita tantissime attrazioni degne di essere visitate… Gapstow Bridge, Central Park Zoo, Balto Statue, Bethesda Fountain, Bethesda Terrace, Strawberry Fields Memorial (Imagine), Alice in Wonderland, Belvedere Castle, Delatore Theatre, Bow Bridge Central Park, i vari laghi e tanto altro.
Locali
Non abbiamo vissuto propriamente la notte, ma due locali ve li consiglio.
Oscar Wilde Bar sulla 45W 27th St. Un tuffo nel passato, un incontro ravvicinato con Oscar Wilde e gli altri personaggi di quell’epoca. Un locale carico di oggetti, forse un po’ eccessivo ma, sicuramente, suggestivo. In questo locale si trova il bancone più lungo di Nwe York, 36 metri di marmo di Carrara.
Come spesso accade ultimamente, il luogo che mi ha colpito di più è il bagno. Si viene accolti da una voce passata che fuoriesce da una radio dell’epoca posta, quasi distrattamente, sopra la porta ma che consente all’istante di tuffarsi nel Diciannovesimo secolo. Il getto dell’acqua stillata dalla bocca di un bellissimo cigno dorato consente di lavarsi le mani scrutando nel riflesso dello specchio una bellissima dama di un’altra epoca.
230 Fifth Rooftop bere un cocktail su un terrazzo a Manhattan è assolutamente da fare. E non importa se il freddo entra nelle ossa perché ad accoglierci ci sono dei fantastici quanto caldi igloo in plastica. Ogni igloo ha all’interno 12 sedie, due tavolini e due stufe riscaldanti. I bambini sono ammessi fino alle ore 21:00.
Non è tanto l’idea originale dell’igloo a farci decidere di fare una pausa qui, quanto piuttosto la magia del posto. Dall’interno del locale tramite una scala si esce sul terrazzo e BOOM… davanti a noi l’Empire State Building. Ci andiamo a finire contro, lui ci accoglie a braccia aperte e ci fa innamorare. Avete presente il batticuore del primo appuntamento, le farfalle del primo contatto? La stessa cosa.
DYKER HEIGHTS
Nel periodo natalizio è obbligatoria una visita al quartiere Dycker Heights che si trova a Brooklyn. Se non si ha un auto a disposizione, ci sono tantissimi siti che organizzano tour. Noi siamo andati con Scatto a New York e ringraziamo Valerio e Francesco per i preziosi racconti sulla città (alcune cose non le sapevo).
Dycker Heights è un quartiere di Brooklyn anonimo fino al giorno in cui Lucy Spada decise di posizionare degli angeli illuminati nel suo giardino in onore della mamma appena scomparsa. L’idea piacque anche ai vicini i quali iniziarono ad abbellire anche le loro case.
Da cosa nasce cosa ed oggi questa attrazione è famosa in tutto il mondo. Molto bella e molto alla Mamma ho perso l’aereo e a tanti altri film americani sul natale. Personalmente, in alcune occasioni si sono fatti prendere un po’ troppo la mano. La casa di Lucy Spada oggi è un vero e proprio santuario, decisamente la più ricca ma anche la più eccessiva. Però, trattandosi, di una dedica alla mamma, va bene così.
TIMES SQUARE
La piazza che non dorme mai. Le sue luci sono accese h24 e anche di notte è possibile trovare un negozio aperto. A Times Square anche l’eccessivo diventa normale.
Scale Rosse famose soprattutto a Capodanno. Niente di che alla fine, ma almeno una volta bisogna salire e scendere dalle scale rosse.
Line Friends il negozio amato da Julia. Ci siamo andati tutti i giorni, anche più volte nella giornata. E’ il negozio dell’orso gigante tanto tenero e carino.
Hard Rock Cafe tappa immancabile anche per i non amanti del genere. All’interno c’è una parete totalmente ricoperta di casse di chitarre.
M&M Store non si affaccia proprio sulla piazza, però bisogna andarci per pushare i fantastici distributori di caramelle. E limitatevi perché ogni pushata sono dollari che se ne vanno. Vi ricordo che NY non è economica.
BRONX, QUEENS, BROOKLYN
Sempre insieme ai ragazzi di Scatto a New York, abbiamo fatto un mini tour in alcuni dei distretti di NY.
New York è composta da 5 distretti: Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island. Erroneamente parliamo di Manhattan chiamandola New York. Quando si parla di City, si intende esattamente Manhattan.
Bronx dopo una breve sostaallo Yankee Stadium siamo andati a Little Italy dove tutto profuma d’Italia, soprattutto i salumi appesi al soffitto.
Queens abbiamo scoperto che Astoria non è solo l’amica di Rose della Regal Academy e non è neanche ‘astoria che si studia a Roma, ma proprio un quartiere del Queens voluto da mister Astor. Qui c’è l’Hell Gate, il ponte dell’inferno così chiamato perché le navi affondavano. No, nessun mistero. C’erano delle rocce sporgenti, successivamente rimosse, che facevano affondare le navi.
Brooklyn tutti conosciamo il famoso ponte. Un po’ per le pubblicità, un po’ per le gomme da masticare, un po’ perché cosi hanno chiamato loro figlio Victoria e David Beckam.
Finalmente abbiamo scoperto dove si scatta la famosa foto con il DUMBO. E’ Washington Street, semplice.
HIGH LINE
In una fredda giornata di dicembre, con il vento che spaccava le labbra, abbiamo deciso di passeggiare tra i grattacieli di NY.
L’High line è una sopraelevata bonificata che, sul percorso della vecchia ferrovia, unisce la 34esima con il quartiere di Chelsea.
BROADWAY
New York non è solo shopping, ma anche teatri e Broadway è la capitale del musical. Abbiamo visto sia lo spettacolo THE LION KING dove il protagonista non è solo il piccolo leoncino, ma anche gli spettatori in sala perché è talmente coinvolgente da venire catapultati all’interno della scena. Al RADIO CITY MUSIC HALL abbiamo visto il CHRISTMAS SPECTACULAR, trascorrendo una serata tra musiche natalizie e balli affascinanti interpretati da bellissime rockettes.
La 6th Avenue, strada del Radio City Music Hall, è anche la strada delle gigantesche palle rosse, delle renne illuminate, delle luci e della musica che aleggia tra i negozi come Last Christmas dei Wham.
New York è un sogno ed è bellissimo visitarla in ogni stagione dell’anno perché ha talmente tanto da offrire che non deluderà mai. Visitarla nel periodo di Natale è stupendo perché la città viene avvolta da un alone di magia che rende speciale anche la cosa più normale. Come sempre, grazie NY e SEE YOU SOON!!!