Amo lo sport. Mi scarica, mi rilassa e mi ricarica. Una dose di adrenalina naturale, di quelle che ti fanno sballare e stare bene contemporaneamente. Entro in palestra e non ci sono per nessuno. A volte non ci sono neanche per me stessa. Come quella volta che, persa nei miei pensieri, ho rischiato di sfracellarmi al suolo sul tapis roulant. E quella volta che, convinta di essere Lorella Cucirini o Heater Parisi, ho iniziato a ballare come non ci fosse un domani sbagliando completamente i passi della coreografia.
Questa sono io, ma chi sono i tipi da palestra?
IL CONVINTO
Anche detto il palestrato. Colui che la palestra non la vive, se la mangia. Lo riconosci perché, anche se alto 2 metri, è quadrato. Entra in sala pesi con una borsa piena di scatole e boccette, “tutta robbba naturale è”. Guardo la mia scheda. Devo fare 3 serie da 10. Mi metto in coda. Lui carica 100 kg, si sistema, si guarda allo specchio, mi fissa, si riguarda allo specchio, mi rifissa, si riguarda allo specchio (potrei andare avanti così per minuti) e, mentre inizio a spazientirmi, lui pompa le braccia, alza il macchinario, fa una serie da 0,5 perché non completa l’esercizio, emette un suono tetro, lascia tutto facendo sbattere i pesi e se ne va. Tutto qua? E’ come il super dotato che dura un secondo, una delusione!
LA VIP
Lei arriva in palestra già allenata perché non può sudare davanti agli altri. La riconosci dai completini perfettamente abbinati, dal trucco e parrucco perfetti, dal cellulare incollato alla mano anche mentre fa finta di fare gli esercizi. Dicevamo, trucco perfetto, capello perfetto, unghie perfette. Petto in fuori, pancia in dentro, sedere in fuori, bocca a culo di gallina, sopracciglio allungato, mezzo profilo, braccio teso. No, non è un esercizio, è il selfie che si spara allo specchio per poi pubblicarlo su tutti i social del mondo dopo i vari ritocchi delle varie app che impallano il suo smartphone. Si aggira in palestra più per fare la PR che il vero allenamento e poi va via senza neanche passare per la doccia. Ma, in fin dei conti, non ha versato neanche una lacrima di sudore.
IL MALATO DI CALCIO
Se già non sopportate il weekend sportivo con il vostro fidanzato, vi consiglio di non frequentare la palestra il lunedì o il giorno dopo le coppe. In questi giorni si parla solo di rigori concessi/negati, moviola in campo, arbitri venduti, allenatori da esonerare, giocatori da cacciare e potrei continuare ancora per ore. La discussione parte con calma e in amicizia per poi proseguire a suon di insulti e toni alti. Fortunatamente gli uomini non sono come le donne e, dopo la palestra, vanno tutti a bere qualcosa insieme.
IL SIMPATICONE
E’ quello che, se non aggressivo, mi fa più simpatia. Si aggira tra i macchinari non per fare gli esercizi, ma per fare due chiacchiere. E’ piacevole incontrarlo sul tapis roulant perché i minuti trascorrono che è una bellezza. Vive in palestra la maggior parte del pomeriggio o serata, ma alla fine non conclude mai nulla. Il suo allenamento è la chiacchiera.
LA SINGLE
Sarebbe più appropriato chiamarla zitella e vi spiego il perché. La single è convinta del suo esser single e vive il suo status in serenità. Non si preoccupa di non avere nessuno, è una sua scelta. La zitella è disperata perché desidera vivere in coppia. Passa da una storia ad un’altra e, non perché sia una facile, ma perché è sfortunata. Volendo vivere in coppia è alla continua disperata ricerca dell’amore. Si aggira tra i vari macchinari in cerca di qualcuno con cui parlare, una spalla su cui sfogarsi. Oppure la senti parlare al telefono con le varie amiche mentre racconta la sua ultima relazione così che tutti sappiano. Alla fine era soltanto un’uscita, ma per lei era l’inizio della strada verso l’altare.
IL GRUPPO DELLE BORSE
Questa volta parlo proprio di gruppo perché mi sono sentita esclusa. Non vado mai in palestra la mattina, ma quel giorno mi è capitato di andare. Sono entrata, ho salutato, nessuno mi ha risposto, mi sono guardata attorno, sono uscita, sono tornata a casa, sono tornata in palestra, sono entrata, ho salutato e tutte mi hanno risposto. Avevo sbagliato la borsa. Stupida io che la prima volta mi ero presentata con il borsone da palestra. La mattina si va in palestra rigorosamente con la Louis Vuitton!
LA PRIMA VOLTA
Identifico così quelli che entrano in palestra per la prima volta che forse sarà anche la loro ultima volta vista l’accoglienza che spesso anno. Il genere maschile vira verso la sala pesi mentre il genere femminile vira verso la sala fitness. Lui si aggira timido tra i macchinari, con il suo asciugamano da casa (quello del corredo per intenderci o non quello con il logo della palestra) in mano e un’espressione spaesata. Tutti lo fissano evitandolo volontariamente per paura di ricevere qualche domanda o qualche richiesta di aiuto. Lui si approccia timido ad un macchinario incastrandosi nella leg press. Lei entra in sala e alla domanda dell’insegnante “per chi è la prima volta?” alza mezzo dito timidamente sperando di passare inosservata. Gesto fallito visto che si ritrova 50 occhi addosso avvertendo poi il vuoto che inizia a formarsi attorno a lei.
LA SPA VICTIM
Posso parlare solo al femminile perché frequento solo lo spogliatoio femminile, ma mi è stato raccontato che anche in quello maschile ci sono personaggi simili. Loro vanno in palestra per il post allenamento. Dopo l’allenamento, infatti, trascorrono 2 ore in sauna (ancora non ho capito a fare cosa), 2 ore sotto la doccia (shampoo, maschera, balsamo, bagnoschiuma, scrub, crema addolcente. In alcuni casi lametta, una cosa da urto, del tipo che farei un video da consegnare alla segreteria), 1 ora per vestirsi (crema anticellulite, burro corpo, crema corpo profumata) e 2 ore all’asciugatura dei capelli (phon, piastra lisciante, ferro per ricci), 1 ora al trucco. Entrano in palestra alle 16 ed escono non prima delle 22.
OVER
Uomo e donna, sono coloro che vanno in palestra e fanno tutto a modo loro. Hanno sopra i 70 anni e non frequentano mai i loro corsi, ma li vedi impegnati a fare karate, zumba, sollevare pesi talmente pesanti che io non riuscirei neanche con la forza del pensiero. Spesso li ammiro perché, nonostante tutti gli acciacchi, sono costanti e spesso sorridenti.
LO SPORTIVO/LA SPORTIVA
Va in palestra per allenarsi, punto. Non si preoccupa né dell’abbigliamento né delle chiacchiere. Il suo obiettivo è quello di allenarsi e, spesso, non si accorge neanche di chi ha accanto. Entra, si allena, si doccia, esce.
Dopo un periodo da simpaticona (ero giovane e con tanto tempo a disposizione) ora sono una sportiva e non perché io sia prossima alle olimpiadi. Ho pochissimo tempo quindi entro, mi alleno, mi doccio e scappo. E non mi interessa di avere il completino all’ultima moda, in fin dei conti devo sudarci e stare comoda.
E tu, che tipo da palestra sei?