Con un accenno di resistenza sei tornata a dormire nel tuo lettino, quel lettino che hai conosciuto dal primo giorno in cui hai messo piede in casa, quel lettino che ti è sempre piaciuto fino a quando hai capito che dormire con mamma è più bello. Il letto di mamma ha il suo fascino e non perché sia più grande perché, diciamocelo, tu dormi attaccata a me. Il tuo respiro si fonde con il mio, i tuoi capelli diventano il proseguimento dei miei, le tue mani si incastrano alle mie e dormiamo così, due persone in un mini spazio di 20 cm. Spesso poi mi cerchi e non mi trovi perché cerchi troppo lontano mentre io sono attaccata a te e ti lamenti, mi chiami e poi scopri che non riesci ad aprire gli occhi perché, nel frattempo, le mie labbra li stanno riempiendo di baci. Ed è solo in quel momento, quando riconosci la forma delle mie labbra sulla tua pelle, che ti tranquillizzi, mi abbracci e continui a dormire serena.
Con un velo di tristezza negli occhi mi hai chiesto “Mamma, stasera dormo quì?”. Con un enorme macigno in gola ti ho spiegato che il tuo lettino è molto più bello di quello che pensi, che Teddy ti farà la stessa compagnia che ha fatto a me quando ero piccola. Mi hai dato un enorme bacio e ci siamo augurate la buonanotte. Mi hai guardata e mi hai fatto un sorriso perché sapevi che, in fondo, ero io a dover essere tranquillizzata. La tua assenza si è sentita più di quello che immaginavo, mi sono mancate le tue manine nei miei capelli, mi è mancato il tuo respiro sulla mia pelle, mi sono mancati anche i tuoi piedini in faccia nel cuore della notte. Questa mattina sei voluta venire nel lettone e ti sei subito attaccata a me, ho allungato il braccio verso di te e me lo hai stretto fortissimo. Ci siamo riaddormentate abbracciate ed il nostro weekend è iniziato così, nel modo più dolce che ci possa essere.