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Le 10 regole per sopravvivere al ruolo di rappresentante di classe

Le 10 regole per sopravvivere al ruolo di rappresentante di classe, magari qualcuno le avesse scritte per me…

Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrarono Licia per caso. Io, in un giorno di pioggia (o forse non pioveva, non ricordo molto bene), ho preso una decisione avventata.

In realtà, se vogliamo essere proprio sincere, la decisione non l’ho presa io. Mi ero, semplicemente, proposta come aiutante. Del tipo tiù is meglio che uan. E, invece, mi sono ritrovata a essere la sola.

“Come ti chiami?”

“Donatella.” Che carina, mi ha chiesto il nome. Però non mi ha detto il suo.

“Il cognome?”

Anche il cognome? Che presentazione formale.

“Allora Donatella Broccardo si candida come rappresentante di classe.”

Cosa? Chi? Come? Quando? Perché? “In realtà, sono la seconda di chi si candida. Un ottimo aiuto. Per qualsiasi cosa ci sono.”

“Signora, allora è ufficiale. Possiamo scrivere il suo nome e partire con le votazioni.”

“Ma non dovremmo essere almeno in due?”

“Nessuno si candida. Piacere di conoscerla, poi noi parleremo nei prossimi giorni.”

Lei è la maestra di…? Non fa niente. Parleremo nei prossimi giorni…

In pochi secondi sono stata inghiottita da un vortice, uno tsunami, un tornado. Chi mi chiedeva il nome, chi mi ringraziava, chi si congratulava, chi mi dava i soldi del fondo cassa. Non c’ho capito una mazza, devo ammetterlo. Ricordo solo di aver votato un’altra persona perché pensavo di diventare la sua seconda. Non funziona così, l’ho capito abbastanza velocemente.

Vediamo, però, quali sono le 10 regoli fondamentali per essere una buona rappresentante di classe o, per lo meno, per non farsi uccidere da questo ruolo… scherzo… Insomma quelle che ho provato sulla mia pelle.

Leggile, scrivile, stampale, imparale. Devono diventare il tuo pane quotidiano se hai intenzione di candidarti al ruolo di rappresentante di classe. Se non hai intenzione di farlo, il giorno della votazione vai al mare, vai a fare shopping, vai a farti un aperitivo e ubriacati alla faccia dell’eletta.

1. IMPARARE A GIOCARE A MONOPOLI

Uno dei compiti fondamentali della rappresentante di classe è quello di raccogliere soldi. Ne raccoglierai tanti, in tutte le forme e le dimensioni. Fidati delle mie parole.

Ci sono persone che per estrema simpatia vi daranno € 20 in monetine dicendo che li avevano solo così. Ah bella, lo sai quanto ci vuole a raccogliere venti euro, e dico venti, in monetine?!? Hai rotto il salvadanaio? Hai vinto alla slot machine?

Se hai in programma di diventare rappresentante di classe, inizia ad allenarti con il Monopoli. Tu sarai la banca e ti occuperai di tutto. Dovrai essere sempre più veloce e precisa.

Più sarai veloce e precisa, meno soldi ci rimetterai di tasca tua. Le collette durante l’anno scolastico saranno tante. Fondo cassa, gite, regali per le maestre e varie. Soprattutto varie. Varie sarà una voce ricorrente. E se non vuoi andare in bancarotta, devi diventare bravissima con i conti.

2. LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE

Se da bambina odiavi la matematica, rifletti bene prima di accettare il ruolo. Vivrai di pane e matematica, più di matematica che di pane. Inizierai a parlare con le persone pensando a quanto ti devono dare. Ragionerai a numeri.

3. MAI RIMANDARE A DOMANI CIO’ CHE SI PUO’ INCASSARE OGGI

Avrai capito che fare la rappresentante di classe è una grandissima rottura di ballons, scherzo. Dovrai, però, essere sul pezzo e non rimandare mai a domani ciò che puoi incassare oggi. Rimandare a domani è un rischio. Può capitare di tutto in poche ore. A me è capitato il coronavirus e ho detto tutto…

Non riuscire a recuperare tutti i soldi in tempo significa doverli anticipare ed è una cosa che sconsiglio. Anticipare soldi per più bambini e poi rincorrere le mamme peggio dell’Agenzia delle Entrate non è proprio una cosa bellissima.

Capita anche di anticipare dei soldi e di non averli più indietro. A me non ancora, però capita.

4. PR E LISTE COME IN DISCO

Ti ricordi i bei vecchi tempi della disco? Tante liste e tanti pr. Più il pr era bravo e più la lista era cool. Ecco, la brava rappresentante di classe ha il fascino della pr, cioè deve avere il fascino della pr. Deve coinvolgere tutti, deve parlare con tutti, anche con chi non conosce.

Durante una festa di compleanno stavo raccogliendo dei soldi e li ho chiesti anche a un papà di un’altra festa che, poverino, me li stava dando. Questo significa essere coinvolgente e di polso. Soprattutto, significa, nono conoscere i genitori, cioè non conoscerli ancora. Questa svista è consentita solo all’inizio.

Quando devi raccogliere i soldi, vai a scuola con la lista già scritta in ordine alfabetico. In questo modo dovrai solo spuntare senza dover scrivere ogni volta il nome del bambino che ha pagato.

All’inizio dell’anno, quando prendi i soldi, ripeti sempre ad alta voce il nome del bambino così sei sicura di non sbagliare. “Ok, grazie. Allora spunto Luigi.” e spunti davanti ai genitori. Tipo lista della spesa. Giusto per evitare di tornare a casa e non capire chi ti ha dato cosa.

5. RASSEGNA STAMPA

Cellulare sempre carico, mi raccomando. Ti ritroverai in tutti i gruppi whats’app, telegram, mailing list, riceverai msg su msg e dovrai essere sempre sul pezzo. La mattina dovrai fare la rassegna stampa di tutte le comunicazioni arrivate che dovrai girare ai genitori. Non è obbligatoria, però la consiglio.

La brava rappresentante di classe è il tramite tra la scuola e le famiglie. Capirai l’importanza.

6. BENE O MALE PURCHE’ SE NE PARLI

La rappresentante di classe non piace a tutti. Questa cosa la devi capire il prima possibile. E prima la capirai, prima te ne fregherai delle critiche.

Se costruttive, le critiche possono aiutarti a migliorare determinate cose. Se sono stupide e basta, lasciale lì. Tu sei quello che loro non sono. Anche se ti sembra strano, le persone vorrebbero stare al posto tuo e soffrono di gelosia.

7. PRENDERE UNA LAUREA IN PSICOLOGIA

Per essere una brava rappresentante di classe devi studiare. Una laurea in psicologia può essere una valida opzione, una specializzazione post laurea è preferibile. Riconoscere con quale mamma stai parlando ti darà un grande vantaggio. In questo divertente articolo, 10 tipi di mamme a scuola, troverai degli ottimi suggerimenti.

Dovrai mediare tra chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Dovrai essere molto comprensiva con le mamme ansiose, simpatica e divertente anche con chi ti criticherà. Devi pensare che quello che fai lo fai per i bambini e non per i genitori. Questo ti farà affrontare tutto con il sorriso.

Potranno addirittura accusarti di essere imparziale e di non tutelare tutti i bambini alla stessa maniera. Non ci credi? Vuoi che ti giro i messaggi di whatsapp?

A proposito di whats’app, attenzione alle chat delle mamme. Purtroppo, in qualità di rappresentante, non puoi non partecipare. Non barare… il silenzioso non vale 🙂

8. DEVI CAMPARE 100 ANNI

Devi campare 100 anni, ergo fatti i fatti tuoi. Le persone si confideranno con te e tu dovrai mantenere viva la loro fiducia nei tuoi confronti rispettando la loro privacy.

9. UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO

Tutti i genitori sono uguali e dovrai far sentire tutti parte di un gruppo. Dovrai coinvolgerli tutti alla stessa maniera. Dovrai comunicare sia le cose belle sia quelle meno belle. Non sarà sempre semplice, però dovrai farlo. Come si dice… è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo.

Armati del tuo sorriso più gentile e comunica, con voce ferma, cosa c’è che non va e quali sono le cose che si possono migliorare.

Siete un gruppo, ma in alcuni casi, dovrai assumere il ruolo del leader. In alcuni casi, demandare le scelte ai genitori potrebbe portarti al collasso. Mettere tutti d’accordo su alcune situazioni non sarà semplice e lì sarai tu ad assumere il ruolo di arbitro cercando, comunque, di non scontentare nessuno.

10. LEGGERE CON ATTENZIONE

Non ti sto dicendo di leggere un libro o una rivista. Neanche i mille messaggi che ricevi anche se quelli, volente o nolente, sei costretta a leggerli. Ti sto dicendo di rileggere i 9 punti sopra e di pensarci bene prima di candidarti o di accettare il ruolo di rappresentante di classe.

Essere rappresentante di classe non è una passeggiata, non sei pagata e verrai criticata. Però è un’esperienza simpatica che, sicuramente, ti fortificherà e ti aiuterà. Questo mio decalogo è un modo allegro per prendersi in giro e, soprattutto, prendermi in giro.

E tu cosa ne pensi del ruolo di rappresentante di classe? Se hai qualcosa da aggiungere, scrivi nei commenti.

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