West Palm Beach e Key West, cosa hanno in comune? La parola West, good job! Siiamo arrivati a west, siamo in Florida… the sunshine State! Certo, come no. The sunshine State senza sun. Anzi, direi anche con un po’ di rain.
West Palm Beach ci accoglie con il suo porto, le sue case basse, la sua calma, il suo lusso… e i suoi prezzi!!!
3 coni gelato, e sottolineo 3, con 2 palle ciascuno, e sottolineo 2, più una bottiglietta di acqua liscia, il tutto consumato rigorosamente in piedi perché gli unici due tavolini erano occupati. Beh, secondo voi quanto possiamo aver speso? Dai, un piccolo giochino…. Ok, ve lo dico io. Quasi $28. Non ci credevamo neanche noi.
Ovviamente tutto offerto dal generoso coinquilino che per noi non bada a spese. Carta di credito lasciata distrattamente sul bancone, passeggiatina di circostanza e… in Florida il circuito MasterCard non va una ceppaleppa! Morale? Il momento ristoro è stato gentilmente offerto dalla sottoscritta. Ci siamo scambiati il favore visto che in Texas non andava il circuito Visa. Quindi, piccolo consiglio utile se decidete di fare un coast to coast negli Usa, portate con voi carte di circuiti diversi.
West Palm Beach è una lussuosa località di mare, dove il lusso non si ostenta perché il lusso circola nelle vene.
Tutto è, estremamente, curato in ogni minimo particolare. Le siepi sono tagliate al millimetro. Le ville, sì qui sono tutte ville, sono belle e non pacchiane. Voi ggggiovani inside come me vi ricorderete, sicuramente, i giri in auto di Brenda e Kelly. Bene, a West Palme Beach si respira quell’aria luxury di BH90210 più che a Beverly Hills stessa.
Nota dolente, la spiaggia piccola. Non so esattamente cosa, però mi aspettavo qualcosa in più. Ok, spiaggia pulita , sorvegliata, acqua calda nonostante la natura oceanica.
Molti tratti della spiaggia sono privati, ma non parliamo di stabilimenti ma di proprietari privati. I signori delle ville sopra per intenderci. Sul lungomare il parcheggio viene $5 l’ora. E vi consiglio di pagare perché i controlli qui non scherzano, ma questa cosa vale un po’ in tutti gli USA.
Lasciata la zona oceano più residenziale, siamo passati alla città vera e propria. Palazzi, hotel lussuosi, vita notturna, West Palm Beach è un mix, una città non troppo grande ma molto ricca in ogni senso. Poi, come spesso accade nelle lussuose città americane, si arriva alla periferia dove c’è un confine netto con la povertà assoluta. Una cosa che non ti aspetteresti mai.
A sud della Florida ci sono le Florida Keys.
Tante piccole isole, unite tra di loro e con la terra ferma, da ponti sospesi e… sinceramente, un po’ di difetta l’ho avuta nell’attraversarli. Calcolando anche l’inizio della stagione degli uragani, ho pensato un po’ a tutto… Gianni, l’ottimismo!
Per la modifica cifra di un pezzo di rene, abbiamo fatto l’esperienza con i delfini. A posteriori? Confermo il prezzo eccessivo, però lo rifarei.
Con soli $434,28 (si, è ironia la mia) io e Julia abbiamo avuto la possibilità di stare in acqua con i delfini. I bambini non possono nuotare con i delfini, ma fare dei piccoli giochi sempre sotto la supervisione sia di un’adulto pagante (la sottoscritta) sia della istruttrice.
Come sono i delfini? Dolcissimi, molto buoni e intelligenti, sono simpatici ma anche molto empatici. Ad esempio, il delfino con il quale siamo entrate in contatto aveva un buon feeling con me. Mi ha dato tanti bacini, eravamo in love. Sul dorso la pelle dei delfini è lucida mentre sulla pancia è molto morbida. Julia si è divertita tantissimo.
Key West è l’isola più a sud degli Stati Uniti, a soli 90 miglia da Cuba.
Nelle giornate limpide, senza neanche mezza nuvola, dicono che si possa vedere Cuba. Ma, ricordo, che the sunshine State ci ha accolti senza sun. Southernmost point è proprio il punto più a sud, il luogo dal quale si può tendere una mano a Cuba per avere un cubano. Il sigaro intendo, sempre a pensare male.
Key West è, particolarmente, influenzata dallo stile cubano.
Negozietti che vendono sigari ad ogni angolo della strada. Case basse dai colori pastello, un tripudio di location instagrammabili e pinterestiane.
Nota dolente, il mare. Mi aspettavo qualcosa di WOW, invece anche NOT. Non voglio dire che Ostia sia meglio, però non pensate di andare a Key West per il mare… ne rimarrete delusi. Ho, comunque, visto per la prima, i buffissimi pesci trombetta.
Per chi non lo sapesse, a Key West ha vissuto Hemingway ed è possibile visitare la sua casa dove ancora i vivono i discendenti dei suoi gatti. Cosa c’è di strano? Sono i famosi gatti a 6 dita di Hemingway.
Su Duval Street si deve, e sottolineo deve, fare una sosta nel famoso locale dei dollari. Rimarrete sbalorditi come noi, dollari ovunque, dollari attaccati al muro, al soffitto, ai pilastri in legno, ai lampadari. E quasi tutti hanno una dedica. No, non abbiamo aggiunto il nostro dollaro. Precisamente non so il perché, forse non ci abbiamo pensato.
La vera bellezza di Key West è nel suo tramonto a Mallory Square.
Bello, bellissimo, stupendo, da mozzare il fiato. Attorno alle ore 20:00 tutti con lo sguardo puntato sull’oceano per dare il saluto al sole. Un rito che si deve compiere. E lo si fa bevendo, fumando, ballando, seduti, in piedi e poi ci sono loro, comodamente in sella ad una aquascooter… hanno vinto!
Per farvi vivere con più coinvolgimento the Sunshine State vi lascio questo video…