I bilanci e i nuovi progetti si fanno, di solito, tre volte l’anno. A gennaio, quando si festeggia l’arrivo del nuovo anno. A settembre, quando inizia la scuola, un nuovo lavoro o, comunque, al rientro alla routine quotidiana. Il giorno del proprio compleanno, quando l’anno in più pesa come un macigno, soprattutto quando non si aspettano più i 18 anni per poter guidare e sentirsi grandi.
It’s my birthday!
Oggi è il mio compleanno. Un compleanno importante. L’ultimo con il 3 davanti. E pensare che continuo a rispondere 28 quando mi chiedono quanti anni ho. Chissà perché sono rimasta fedele al 28. Non venti, non trenta, ma ventotto. Ripete anche voi… ventotto… suona bene, vero?
Quale regalo desidero farmi? Quale regalo desidero ricevere dagli altri? Quali sono i miei bilanci e quali i miei progetti futuri?
Ecco, per una volta non parlerò né di bilanci né di progetti futuri perché il tempo a mia disposizione voglio dedicarlo a me stessa e a ciò che mi rende felice.
Per questo motivo in questi giorni sono un po’ assente. Sono impegnata a trascorrere del tempo con la mia famiglia, specialmente con mia figlia. A carta e penna preferisco secchiello e paletta, a qualche post social preferisco qualche risata live e non mi interessa neanche che il coinquilino ha dimenticato il mio pc a casa o che la connessione Wi-Fi non funziona perché sto utilizzando il tempo per connettermi con me stessa e la natura e questa é la cosa più importante.
Oggi é il mio compleanno e voglio utilizzare il mio spazio e il mio tempo per farmi gli auguri. Quegli auguri che profumano di magia.
Sto utilizzando il mio tempo per la mia ricerca della felicità e per capire come essere più gentile, ma anche solo gentile va bene, con me stessa. Non voglio solo scegliere la felicità, ma sentirla.
Ho sempre portato avanti una guerra con me stessa, giudicando il mio peso, il mio stile, la voglia di essere più cool, trendy, alla moda, più intelligente, smart, brava. Qualsiasi cosa di piu, come tutti gli altri. Sempre gli altri e mai me stessa.
Ho sempre ammirato l’orto del vicino, invidiato mai, ma ammirato sempre. Beh, questo continuerò farlo, conoscendomi. Ho sempre desiderato raggiungere ciò che non avevo, ma senza riuscire a capire come raggiungerlo e, per questo, perdermi in sentieri impervi abbandonando la via che mi avrebbe condotta alla meta con il minimo sforzo e la massima resa.
Ho sempre ammirato gli altri e mai me stessa, anzi considerandomi spesso meno di quello che valgo.
Le mie nuove positive vibes partono da questa frase che mi sto ripetendo come un mantra “SEI ABBASTANZA!”.
Questa frase mi sta entrando, lentamente, nella testa e nelle ossa. Un piacevole ritornello sei abbastanza, tu vali!
Per il mio compleanno mi auguro, quindi, la vera ricerca della felicità. Questo augurio lo faccio anche a voi per i vostri compleanni. E voi cosa vorreste augurarvi e, se vi va, augurarmi?
Nel frattempo, io mi amo e ricomincio a me!